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Recensione : Seek Irony – Tech’n’roll

I Seek Irony potrebbero essere catalogati frettolosamente come alternative metal, ma nelle tracce che compongono Tech N'Roll c'è molto di più

Seek Irony – Tech’n’roll

Incuriosito dalle parole di presentazione dell’UDR per il debutto dei Seek Irony, mi sono buttato a capofitto nelle moderne trame della loro musica e Tech N’Roll ha mantenuto le promesse risultando un lavoro a tratti irresistibile.

Intanto i complimenti per la label si sprecano, in questi ultimi anni presente costantemente sul mercato con ritorni celebri e nuove proposte, sempre di ottima qualità e che cercano di coprire il vasto mondo della nostra musica preferita ed un po tutti i gusti dei fans sparsi per il mondo.
Ok, senza risultare troppo prolisso presentiamo questo gruppo proveniente da Tel Aviv (Israele) ma trasferitosi in Texas, precisamente ad Austin dopo due tour consecutivi nel nuovo continente.
Lo scorso anno si autoproducono Tech N’Roll premiato come Outstanding Album of the Year in North America, nella categoria delle band senza contratto al NAMM 2016, e la firma per UDR/Warner porta il gruppo alla pubblicazione mondiale del disco prevista questa estate.
La band dei fratelli Kfir (cantante) e Rom Gov (batteria), accompagnati da Alex “Sasha” Campbell alla chitarra e Adam Donovan al basso, l’ha fatta davvero grossa, ed il suo primo album risulta un gran disco che mescola il classico rock statunitense dalle reminiscenze moderne con l’elettronica, in un delirio di ritmiche dance a tratti tribali, con sfumature ed ispirazioni provenienti dal loro paese di origine, in una perfetta miscela di suoni rock ed influenze multiculturali che sono la spina dorsale di un sound divertente ma alquanto maturo ed originale.
I Seek Irony potrebbero essere catalogati frettolosamente come alternative metal, ma nelle tracce che compongono Tech N’Roll c’è molto di più, mentre la bocca rimane aperta meravigliata dall’appeal enorme dei brani, che però non perdono neanche un’oncia della loro maturità artistica.
Grande il lavoro ritmico che alterna basi elettroniche, a ritmi sincopati e spesso vicini al new metal, graffiante, potente e satura di elettricità la sei corde, mentre Kfir sfodera una prestazione personale e cangiante al microfono.
Hard dance rock si potrebbe definire tranquillamente il sound del quartetto e brani come l’opener She, la stupenda Devil In Me (una via di mezzo tra la new wave ottantiana ed il new metal) l’irresistibile ritmo della street electro Running Towards The End Of The World e la graffiante Revolution (Push) prendono per mano e spingono questo album verso il podio dei migliori lavori di quest’anno, in un genere come quello del rock alternativo, molte volte legato ai suoni di quella manciata di band divenute famose a cavallo dei due millenni.
Senza indugi buttatevi senza paura nel rave party a base di rock costruito con sagacia dai Seek Irony e perdetevi nella loro musica, la notte non finirà mai.

TRACKLIST
01. She
02. Tech N’Roll
03. Devil In Me
04. Skin2Skin
05. When You Lie
06. Running Towards The End Of The World
07. Low
08. Peel Me Away
09. Ravelution
10. Tragically Driven
11. Head Above The Water

LINE-UP
Kfir Gov – Vocals
Alex Campbell – Guitars
Adam Donovan – Bass
Rom Gov – Drums

SEEK IRONY – Facebook

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