In questo disco ci sono tutte le emozioni e i modi di suonare di chi percepisce l’universo in una certa maniera.
In teoria questo sentire si chiamerebbe hardcore, e qui viene declinato in tutti i modi : dall’hardcore italiano più classico allo screamo, dall’emo anni novanta a passaggi quasi death metal.
Su tutto una scelta epica di melodie e di chitarre in fiamme, di batteria contundente e di dita levate al cielo mentre corpi cadono giù dal palco.
Life Habitual celebra il trionfo della perdita, dell’amarezza di chi ha perso, della dolcezza di chi sa di essere stato amato, e ne ricorda il sapore.
Ci sono dischi come questo che tracciano una superiorità di idee e di voglia di fare musica per scatenare emozioni. Non potete rimanere indifferenti a questo diluvio di momenti, a questa caduta di angeli corrotti.
Dalla prima canzone, in realtà una intro, fino alla finale Gloaming ci sono un’infinita gamma di emozioni, di vetrine infante, di asfalto bagnato, di sangue che sgorga al contrario.
Sinceramente aspettavo i Selva da una vita e finalmente sono arrivati.
Qui vi è la giustificazione per chi sente e per chi vive hardcore da una vita, la terra promessa che già brucia e gronda petrolio.
Fondati nel 2013, i Selva bruciano le tappe e pubblicano questo debutto, anche se non sono veri debuttanti, dato che tutti i componenti avevano già suonato in svariati gruppi hardcore lombardi.
Il tocco del fuoriclasse lo dà al missaggio e alla masterizzazione Jack Shirley, (Deafheaven e Loma Prieta su tutti), dalla sua base di San Francsico: effettivamente grazie alle sue mani il suono è davvero di un altro livello.
Finalmente, a casa.
Tracklist:
1 [I]
2 Enclosure
3 Life Habitual
4 Persistent
5 [\]
6 Existence
7 Gloaming
Line-up:
Ale – Chitarra e Voce
Gino – Basso e Voce
Tommy – Batteria
https://soundcloud.com/argonautarecords/selva-enclosure