Da Livorno i Senura (Giacomo Giorgi, Francesco Banti, Samuel Pellegrini, Francesco Gori) debuttano sulla lunga distanza con dieci granitici brani di chiara matrice numetal. Il lavoro, registrato, mixato e masterizzato da Alessandro Sportelli, schiaffeggia dall’inizio alla fine, ma ricade troppo nei classici clichè del genere.
I riff graffianti e muscolosi di Indaco, combinando chitarre, basso e batteria, costruiscono una giungla sonora in cui l’unica certezza sono i brevi momenti di melodia, mentre la tesa sofferenza di Mentre La Sabbia Avanza, bruciando sotto il torrido procedere strumentale, cede terreno al quadrato e tempestoso seguire di Norimberga. O.DI.O, combinando scheletriche frecciate di chitarra a momenti più fluidi e ariosi, introduce il corale misticismo della breve Segna e l’emotività cerebrale dell’ipnotica Nebbia. Il secco schiantarsi di Idolatrya, invece, tuffandosi a piè pari in sonorità funk-metal (basso decisamente in primo piano), apre alle bordate soniche di Niente Cresce (mitigate dalle linee vocali) e all’energia incontenibile di Superverve. I Santi, infine, senza niente aggiungere, colpisce e affonda con la sua forza, chiudendo il disco fra chitarre distorte e potenti colpi di batteria.
Il debutto dei Senura farà sicuramente proseliti fra gli amanti più viscerali del numetal, ma lascerà indifferenti tutti coloro che, nonostante abbiano apprezzato a suo tempo il genere, hanno poi preferito provare a guardare oltre. La band, infatti, riprende il passato punto per punto, non aggiungendo nulla di nuovo e non concedendosi interpretazioni secondo i canoni del presente. Tutto è fatto bene, ma è troppo ancorato a quello che fu.
TRACKLIST
01. Indaco
02. Mentre La Sabbia Avanza
03. Norimberga
04. O.DI.O.
05. Segna
06. Nebbia
07. Idolatrya
08. Niente Cresce
09. Superverve
10. I Santi
LINE-UP
Giacomo Giorgi
Francesco Banti
Samuel Pellegrini
Francesco Gori
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