iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Sfogo

Sfogo: Un tasso di astensionismo elettorale che cresce sempre più, ha fatto iniziare dibattiti sul motivo di questo fenomeno, c...

Un tasso di astensionismo elettorale che cresce sempre più, ha fatto iniziare dibattiti sul motivo di questo fenomeno, c’è chi la chiama rassegnazione, chi sottomissione, in realtà si tratta di consapevolezza.

La consapevolezza di vedere una classe politica disinteressata a perorare qualsivoglia causa, tranne forse quella del loro personale interesse; tutte le volte che c’è da prendere consensi, ci s’inventa qualunque cosa, si sa il fine giustifica i mezzi, ma il fine della politica non era qualcosa d’altro? Non andiamo a parlare di idealismo a chi sta a decidere in un palazzo le nostre sorti probabilmente per lui è una parola sconosciuta o non va di pari passo con la parola opportunismo, che lui ben conosce e della quale ha fatto una ragione di vita; la realtà dei fatti è ben diversa: la gente si è sentita dire per anni che verrà fatto qualcosa per loro, epoche inondate da promesse, progetti, propositi per altro mai mantenuti, e sotto gli occhi un paese, un mondo che cade a pezzi e loro che nel frattempo hanno cambiato nomi, partiti, simboli sono sempre lì a dirci quello che dobbiamo fare, a dirci che dovremo fare dei sacrifici per tirare avanti; ancora? Come se fossimo stati noi a combinare tutto questo casino.

Cominciate un po’ voi a tassarvi a togliervi dalle tasche tutto quello che ci avete preso, provate a sopravvivere come uno qualsiasi di noi: uno stipendio da fame, tasse, trattenute, bollette, in più tutte quelle cazzate, di cui ci avete fatti convincere dalla tv o che altro, delle quali avremo bisogno. E qui si ritorna alla consapevolezza di cui sopra: la consapevolezza che così non si va avanti; perché perdere tempo per mettere una croce su di un pezzo di carta, quando si sa benissimo come si andrà a finire, non cambierà un cazzo, o se cambierà, sarà in peggio; questo non è qualunquismo o demagogia, quella la lasciamo volentieri a voi, ce ne avete fatta sentire tanta, che sicuramente saprete come usarla; questo è realismo.

Ma allora chi non ne vuole sapere di tutto ciò dov’è? Semplice, ha deciso di far sentire la propria voce scendendo in piazza; contro chi? Contro le multinazionali, la globalizzazione, i padroni del mondo, le biotecnologie e qualt’altro; di tutto questo scenario è l’unica cosa consolante, correlata al fatto che andare a votare è un gesto passivo, manifestare concretamente il proprio dissenso, no!

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

The Queen Is Dead Volume 129 – Reese, Zed & Dalia Nera, Deep Valley Blues.

Come capita sempre più spesso, non per nazionalismo ma perché in Italia nell’underground ci sono ottime cose, in questa puntata ci sono tre gruppi italiani : si parte con i vicentini Reese e il loro post hardcore misto ad emo, seguono i siciliani Zed & Dalia Nera che sono un gradito ritorno, e chiude l’heavy blues maledetto dei calabresi Deep Valley Blues.

Frontiere Sonore Radio Show #8

Monos, Klo’s quintet, REMY VERREAULT, Linda Silver, The Men, Roberto Colombo, Roger Robinson, Vagina Moster, Sly Asher & Les Vieux Mogos ecco gli ingredienti di questa ottava puntata