iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Shivers Addiction – Choose Your Prison

Basta poco per farsi piacere questa raccolta di brani, serve solo non avere paraocchi di sorta e riuscire ad apprezzare ogni sfumatura che la band ci riserva, senza un attimo di tregua, lungo l'intero lavoro.

E’ tempo di tornare sul mercato per i nostrani Shivers Addiction: il nuovo lavoro, licenziato dalla Revalve Records ed intitolato Choose Your Prison, scaraventa la band tra le realtà più significative dell’hard & heavy nostrano, regalandoci un’oretta di metal rock dalle grandi potenzialità.

Fondato da una decina d’anni, in cui la band ha dato alle stampe il primo demo nel 2007 e successivamente l’esordio sulla lunga distanza tre anni dopo (Nobody Land’s), il gruppo dopo vari cambi di line up, può contare sulle prestazioni del chitarrista Gino Pecoraro dei Nuclear Simphony e soprattutto sul talentuoso vocalist Marco Cantoni dei prog metallers Cyrax, messisi in mostra in questi ultimi due anni con due perle di metallo progressivo ed originalissimo come Reflections del 2013 e Pictures, uscito quest’anno.
Completano la line up i bravissimi Angelo De Polignol alle pelli, Marco D. Panizzo alla seconda ascia e Fabio Cova al basso, un combo compatto e di altissimo livello, così che Choose Your Prison possa risultare un ottimo album che, in modo sapiente ed originale, amalgama alla perfezione thrash metal, progressive, rock e metal classico.
Ed eccoci qua, come Zio Paperone nei dollari, a tuffarci nel variegato mondo musicale del gruppo nostrano che, al primo ascolto riesce nell’impresa di confezionare un album maturo ma godibilissimo, con sorprese che ci investono ad ogni passaggio.
Basta poco per farsi piacere questa raccolta di brani, serve solo non avere paraocchi di sorta e riuscire ad apprezzare ogni sfumatura che la band ci riserva, senza un attimo di tregua, lungo l’intero lavoro.
Come ci ha abituato sui dischi targati Cyrax, Cantoni ne esce alla grande, eclettico, interpretativo e passionale, davvero bravo nel modulare la sua voce tra le sfuriate thrash del gruppo, che, in un attimo si trasformano, in passaggi progressivi, molto vicini al genere classico, lasciando poco al prog metal, abituati a sentire negli ultimi anni.
Bellissime le parti dove armonie acustiche dal sapore folk prendono il sopravvento, accompagnate da un delicato flauto che sa tanto di prog settantiano, per poi essere investiti da tempeste elettriche, dove le chitarre ci assalgono con ritmiche thrash e solos dai rimandi metallici e con la sezione ritmica che al momento opportuno sa picchiare e cambiare tempo come se fossimo in alta montagna.
Preferisco parlare di generi che di band, anche perché la musica dei Shivers Addiction è talmente colma di idee ed atmosfere che risulta cangiante, cambiando pelle in modo repentino anche nello stesso brano.
Un lavoro notevole in fase di songwriting, crea questo arcobaleno musicale dove trovare un brano più significativo è impresa ardua, ma la cattiva We Live on a Lie, la progressiva The King and the Guillotine e l’epica Painted Arrow, sono i brani che più mi hanno entusiasmato.
Cresce a dismisura con gli ascolti Choose Your Prison, pregno di note che appaiono dal nulla ogni volta che vi riavvicinerete con l’udito e con la mente alla musica di questa grande band.

TRACKLIST
1. Eternal Damnation
2. We Live on a Lie
3. La mort qui danse
4. The King and the Guillotine
5. Money Makes the Difference
6. Freedom
7. Where Is My Future
8. Painted Arrow
9. Against We Stand
10. Death Has Nothing to Teach

LINE-UP
Gino Pecoraro – Guitars
Angelo De Polignol – Drums
Marco D. Panizzo – Guitar
Fabio Cova – Bass
Marco Cantoni – Vocals

SHIVERS ADDICTION – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP