Ci riprovano con un EP di tre canzoni, che non solo segna il definitivo abbandono della fatiscente casa lo-fi che li aveva ospitati agli esordi, ma anche un inasprimento e un indurimento del sound. I Sic Alps mostrano i muscoli – questa è la vera notizia – e si divertono a rockeggiare hard come ancora non avevano fatto mai. Ma è come se l’avessero fatto da sempre.
Non preoccupatevi, il marchio di fabbrica è sempre in bella vista (ed è questo il loro pregio più grande), quella forte impronta psych-pop di origini 60s, l’andatura sghemba, la voce in falsetto appena accennata e il fuzz a dare schiaffi a destra e a manca. Solo che il tutto suona più pulito, ben assemblato, duro e veloce del solito. Lo si capisce subito dopo i primi 5 secondi di She’s On Top, con quelle chitarre spesse e distorte che preannunciano tempesta: un tifone di suoni hard, trascinati da una voce nevrotica e da venti rock blues. La successiva Carrie Jean quadra il cerchio, con una marcetta hard-psych zoppicante e pericolosamente oscura, che si scioglie in illuminati momenti psych-pop: un incontro ideale tra Pink Floyd e Bowie in salsa weirdgarage, con nuvole di wah-wah e fuzz a ronzare attorno. Chiude i battenti Biz Bag, un pezzo capace di alternare un’andatura rock’n’roll a scivolosi siparietti psych-pop e a un assolo da rock classico (bellissimo!). Quasi a voler dimostrare – e a questo punto, al quarto album più infiniti singoli ed EP, dobbiamo senz’altro dar loro ragione – di essere capaci di suonare qualsiasi cosa, meglio di chiunque altro (o quasi).
Tracklist:
A. She’s on Top
B.1 Carrie Jean
B.2 Biz Bag
Line-up:
Mike Donovan – voce, chitarra
Matthew Hartman – basso
Noel Von Harmonson – batteria, percussioni