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Recensione : Simone Sarasso – Aeneas: La Nascita Di Un Eroe

In queste pagine vi è l'immensa forza della mitologia greca, un mondo che viveva di contrappesi e leggi mai seguite, con una forte connotazione pagana e con modus operandi molto lontani dalle nostre logiche cristiane.

Ultima opera di Simone Sarasso, autore italiano fra i migliori degli ultimi anni.

Dopo aver pubblicato per Rizzoli lo splendido “Invictus” e l’ottimo “Colosseum” arriva, sempre per i tipi dell’editrice milanese, Aeneas – La Nascita di Un Eroe, romanzo che continua la sua sperimentazione nel filone del romanzo storico.
Il libro è la narrazione delle fasi della vita di Aeneas che non ci viene narrata dagli antichi testi, quando, concepito da Afrodite e Anchise, cresceva con le Ninfe sul monte Ilo dove incassava i duri insegnamenti del centauro Chirone.
Nella sua trilogia sull’Italia dei misteri, Sarasso ci aveva fatto vedere che era capace di scrivere degli ottimi noir, che poi non erano solo quello ma molto di più.
Ora, dopo essere entrato nella rivisitazione storica più classica con “Invictus”, l’autore ci porta nella Grecia sospesa fra mito e realtà, dove gli dei potevano scendere a camminare sulla terra e dove una notte d’amore tra una dea ed un mortale più o meno comune portava a cambiamenti rivoluzionari per generazioni e generazioni.
La scrittura di Sarasso, se possibile, è migliorata nel senso che, pur trattandosi di talento immenso, l’autore lavora molto sulla tecnica di scrittura e sulla maniera di rendere davvero vivido e reale ciò che descrive, riuscendovi in pieno.
Se questo libro lo avessimo letto al liceo, quando provavano a farci entrare nei neuroni qualcosa sulla letteratura e cultura greca, molti di noi sarebbero diventati appassionati grecisti, tanto è realista questo romanzo, che rende ancora più avvincenti le già interessantissime storie elleniche.
Enea è al centro del romanzo, la narrazione si occupa della sua vita prima dei noti accadimenti narrati da Omero e potremmo definire in termini moderni questo libro un prequel, anche se la narrazione basilare ci è nota.
Proprio partendo da questa, Sarasso imbastisce una narrazione esemplare e molto coinvolgente, portandoci davvero fra la vita e la morte di personaggi che si confondono tra mito e realtà, in un’epoca dove i confini fra i mondi non erano chiusi come oggi.
L’autore sospende momentaneamente la possibilità che il mito possa essere reale e ci chiede di concentrarci direttamente sulla storia di Aeneas , che ci viene narrato con vista in stile videogioco, dove il lettore vive in prima persona la storia guidato dal personaggio di turno.
Siamo veramente immersi nel racconto e viviamo il momentum, condividendo lo struggimento di Anchise, che paga un dazio altissimo per una notte d’amore con una dea: la crescita di Enea bambino speciale, ma solo, con un destino già segnato. In queste pagine vi è l’immensa forza della mitologia greca, un mondo che viveva di contrappesi e leggi mai seguite, con una forte connotazione pagana e con modus operandi molto lontani dalle nostre logiche cristiane.
Sarasso rende benissimo tutto ciò, facendoci addentrare in un mondo che una volta conosciuto non si vuole più lasciare, attendendo il probabile seguito, perchè Aeneas vuole ancora stare dentro la penna dello scrittore, moderno Virgilio, e noi lettori vogliamo che sia così.
Questo è un riuscitissimo remix, e al proposito è davvero interessante la postfazione dell’autore, che ci ha abituato ad argomentare le proprie scelte.

pagine 416
euro 17

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