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Recensione : Sink – Ark Of Contempt And Anger

Se nel disco precedente i Sink si erano cimentati con il black metal, il noise e i drone, qui le vie di fuga si dilatano, creando strani ibridi elettronici molto vicini ad un neofolk elettronico.

Se cercate musica rassicurante, o un qualche tipo di rifugio questo disco non fa per voi.

Se cercate rabbia, angoscia ed un’alta cifra stilistica la Ark Of Contempt And Anger è pronta per portarvi fra i flutti. I Sink sono dei ricercatori e creano opere che non vogliono essere altro che opere, senza giudicare e senza essere giudicati, solo ascoltare la cosa creata e legarsi ad essa attraverso un procedimento personale molto vicino al changelling, dove si è invasi da un’altro essere, in questo caso una creazione artistica. Il gruppo finlandese non vuole e non può fare un disco simile all’altro. Nemmeno le canzoni hanno un collante stilistico, ma sono avventure, pezzi di vita e spiriti che vagano. Se nel disco precedente i Sink si erano cimentati con il black metal, il noise e i drone, qui le vie di fuga si dilatano, creando strani ibridi elettronici molto vicini ad un neofolk elettronico. I Sink non fanno mistero di rifarsi alla musica e alla lezione di un certo Genesis P. Orridge, una figura pivotale della musica underground grazie e nonostante al suo tutto. Orridge ha cambiato, per chi vuole vedere, la concezione della musica intesa come atto artistico, portandola su di un piano carnale e sanguigno che i Sink hanno recepito molto bene, capendone l’essenza. Ark Of Contempt And Anger è un processo, un’onda che avanza, trovandoci nei salotti di Tokyo, come nella campagna inglese, sopra a rovine europee, come a fianco di sciamani sioux. Qui vi è vera estetica, musica fatta per inaugurare inedite sinapsi nel nostro cervello, ed è un disco notevolissimo, gigantesco e al contempo minuscolo per come si insinua nel nostro sangue. Vi sono tantissime epifanie dentro a questa arca, e i Sink sono uno dei miglior gruppi al mondo per come creano e per come dispongono le loro creazioni. La Svart continua nel suo incredibile percorso, annoverando gruppi incredibili nel suo eclettico catalogo.
Immensamente grande.

TRACKLIST
1 Hunger
2 Pilgrimage
3 Dream Map
4 Consolation
5 Crystal Ship
6 Enchant
7 Terminal
8 World Asthma
9 So We’ll Go No More A-Roving

LINE-UP
Saku Tamminen – Bass
Harri Talvenmäki -Drums
Teemu Huunonen – Guitars
Mauno Konkka – Guitars, Vocals
Henrik Wetterstrand – Samples, Keyboards
Aarno Kankaanpää – Vocals

SINK – Facebook

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