Nuovo ep dei Sodom che riporta indietro le lancette dell’orologio fino al 1982, anno di inizio dell’avventura per questo storico gruppo tedesco. Nella cittadina di Essen i Sodom hanno ancora la loro sala prove in un ex complesso industriale in Stauderstraße, dove lo spirito degli anni ottanta vie e lotta insieme a loro.
E proprio lo spirito anni ottanta è il protagonista di questi cinque pezzi, che non sono inediti bensì canzoni già uscite registrate nuovamente con la formazione attuale. La prima traccia si intitola “1982” ed è un remix del pezzo uscito in precedenza nel magnifico cofanetto “40 Years at War – The Greatest Hell of Sodom“, del quale era un inedito. Il pezzo è una chiara e netta dichiarazione di intenti di ciò che sarà il disco, un ritorno alle radici del suono dei Sodom, radici dalle quali non si sono discostati tanto, anzi hanno sempre portato avanti lo spirito del thrash metal più autentico e vero, riuscendo ad arrivare in maniera molto credibile fino al 2023.
Le ragioni del loro successo sono racchiuse in questo suono abrasivo ed incalzante che crea anche grandi melodie, e che incanala in maniera positiva l’aggressività. Chi ama il thrash metal conosce benissimo i motivi e qui ci sono tutti, e le canzoni registrate nuovamente acquistano ancora maggior vigore, arrivando ad essere ancora più taglienti e perfette.
Registrare nuovamente canzoni come “Witching Metal”, “Victims Of The Death”, “Let’s Fight In The Darkness Of Hell” e “Equinox” fa capire molto bene la natura dei Sodom e come si siano evoluti, partendo da una poca attenzione verso la forma per arrivare a produzioni ottime che non fanno perdere impatto alle vecchi canzoni, anzi le valorizzano maggiormente.
I Sodom, come tantissimi in quegli anni, hanno cominciato a fare metal ascoltando Motörhead e Venom e qui si sentono moltissimo queste influenze, e nel corso della loro carriera gli stessi Sodom sono diventati un’influenza assoluta, nel senso che oggi si può dire che un gruppo suoni in maniera simile ai Sodom o abbia elementi del trio nel loro suono.
Un gruppo storico che continua a sfornare ottimi lavori e questo è un altro colpo da non perdere.