Arriviamo con leggero ritardo allo showcase della Soma Records, prestigiosa etichetta scozzese di proprietà degli Slam, giusto in tempo per ascoltare una parte del set di Damian Lazarus, boss della Crosstown Rebels e autore del recente album “Smoke The Monster Out”, ospite gradito di questa serata.
Il set di Lazarus, per quanto ascoltato, ci è parso tuttavia sottotono e piuttosto scontato nelle scelte musicali salvo risollevarsi nel finale infilando una serie di groove tra i quali “You”, traccia irresistibile del giovane talento della sua etichetta Jamie Jones, il cui album di debutto è fissato per la fine del mese di Agosto.
Consolle affidata quindi ai Silicone Soul. L’entusiasmo che i due scozzesi riescono a suscitare è palpabile e il boato delle prime file non appena appare il loro nome sui monitor testimonia quanto siano amati Graeme Reedie e Craig Morrison e quanto fosse atteso il loro quarto omonimo album, uscito da pochi giorni.
Parte Graeme, continua Craig in un’esibizione che propone il loro inconfondibile suono, profondo e misterioso, tra house e soul con leggeri accenti progressive. Apice della serata è il set di Stuart McMillan degli Slam, piuttosto breve ma praticamente perfetto, sostenuto e brillante, a chiusura di una piacevole serata.
Per dovere di cronaca (pur non avendo avuto la possibilità di assistitere), precisiamo che durante lo showcase si sono alternati una serie di produttori dell’orbita Soma Records/Darkroom Dubs (etichetta dei Silicone Soul): lo statunitense Decimal, il francese Master H, il duo nord-irlandese Jet Project e il talento locale Prompt (fondatore dell’etichetta 7’Noise).