Quando uscì la raccolta in 7” “The Kidnapping” rimasi stupito dal fatto che una compilation che includeva tra i suoi solchi 5 gruppi italiani, fosse licenziata da una neonata etichetta di Colonia, Germania.
Com’era possibile che un tedesco si fosse talmente convinto della bontà del nostro Punk Rock-Post Punk-Crossover da voler dare un principio alla sua etichetta partendo proprio da questo?
Quel pezzo di vinile mi entusiasmò da subito, un po’ perché includeva dei gruppi e dei solisti che conoscevo già e che, a mio modo di vedere, non erano stati presi in considerazione almeno tanto quanto si meritavano e un po’ perché, com’è normale che sia, era veramente un disco eccezionale e di ottima fattura: uno spirito fieramente Lo-Fi ed indipendente a fare da collante, una proposta eterogenea ma piuttosto coerente e una qualità di scrittura davvero elevata…sapere che in Italia esiste e resiste una realtà così solida e, perché no, esportabile mi fece riconciliare da subito con il nostro paese.
Una riconciliazione durata, si e no, venti minuti ma che non mi impedì di scrivere una recensione qui su In Your Eyes; gesto alquanto azzeccato visto che, proprio grazie a quella recensione, son riuscito ad entrare in contatto con Teo, in arte Teo Wise, Boss della Spya Sola records: uno degli artisti presenti nella compilation nonché l’etichetta che, quella compilation, aveva sognato, immaginato, pensato, contattato, disegnato e portata a termine.
Da lì è partito un saltuario rapporto epistolare a mezzo social, tramite il quale mi tengo aggiornato sulle nuove uscite dell’etichetta e sui live di Teo (verso fine Maggio sarà in Italia per dei live acustici…). Quanto segue è un’intervista che ho deciso di fargli perché, per me, Sottoscala Pandemico deve essere un palco per tutto quello che di buono, di artigianale e di motivato l’underground ha da offrire…e Teo e la Spya Sola rientrano davvero bene nella categoria…
(SP) Per prima cosa una curiosità: ma come ci sei finito a Colonia? Da dove provieni? Prima di Teo Wise e la Spya Sola, cosa ti inventavi?
Il motivo per cui sono a Colonia è proprio per quello che mi inventavo prima di trovare Teo Wise e Spya Sola.
(TW) Ho sempre avuto questa voglia di essere libero, di andare e di essere un esploratore del mondo.
Senza appartenere a nessun posto in particolare. Cosí un giorno , ancora quando andavo a scuola , mentre io e un mio amico cercavamo un treno alla stazione che ci portasse all’avventura da qualche parte incontrammo due ragazzi che erano venuti in Italia in autostop proprio da Colonia. Avevamo tutti 16/17 anni, e avevamo un po’ tutti la stessa testa, cosí siamo diventati amici. Poi io sono andato a trovarli a Colonia e una delle loro amiche poi è diventata la mia attuale ragazza. Sono stato un po’ in giro , però col tempo la base di Teo Wise è diventata Colonia, perché è in centro all’Europa e poi anche perché è molto piú facile lavorare per mettere via soldi per viaggiare.
Però prima che succedesse tutto questo ho sempre scritto storie, una sorta di Diario ma romanzato. Ho sempre anche dipinto o disegnato, sempre come una specie di Diario romanzato.
(SP) Kidnapping è una minicompilation molto interessante: ha messo insieme alcune realtà italiane fino a quel momento non molto note e, nel fare questo, le ha messe insieme in forma definitiva, dando forse l’avvio ad una scena vera e propria; come hai fatto a conoscere queste realtà e come ti è venuta l’idea di farle convivere in una compilation?
(TW) Nel 2018 mi sono imbattuto in Julien Papen che suonava in un piccolo festival organizzato dai ragazzi di SuperStanzy. Fino a quel momento avevo sempre visto la musica punk in italiano, un po’ cruda e sporca senza troppo sentimento di bellezza, senza una ricerca di melodie che ti portassero a spasso. Ma quel ragazzo aveva tipo 2 pezzi in Italiano, ed erano qualcosa fuori dal normale, qualcosa mai sentito prima. Cosí senza pormi troppe domande me l’ascoltavo ogni tanto senza capire bene cosa stesse facendo , in realtá credo che anche lui non sapesse cosa stesse facendo. Poi oltre a lui ho continuato ad ascoltarmi altra musica garage/punk/blablabla ma sempre in inglese, o anche Spagnolo, francese e Tedesco. E allora visto che io stavo già suonando fuori dall’Italia senza avere neanche una canzone in inglese , e la gente era presa bene; comunque, come quando io ascolto gli spagnoli, nel 2021 ho pensato di cercare in Italia e fare una compilation. Cosí ho cercato e ho trovato gente che lo stava facendo. Ultimamente mi sta capitando di trovarne ancora. Sembra stia nascendo qualcosa, o forse c’è sempre stato, ma siccome le camerette stanno diventato le nuove “Labels” stanno arrivando per i fatti loro.
https://julienpapen.bandcamp.com/
http://www.superstanzy.com/
(SP) Il fatto di vivere a Colonia rappresenta una spinta per quello che fai? Com’è l’underground laggiù?
(TW) L’underground quassù spacca, però l’ho scoperto da poco. Da come si può sentire dalla mia musica, mi piace vagare e aprire nuovi orizzonti un po’ alla volta.
L’unica cosa che mi da’ spinta di Colonia è che mi ricorda chi sono io, che me ne vado dove mi pare, e se voglio fare musica in Italiano fuori dall’Italia la faccio.
Poi ovviamente conosco varie realtá qui, ma comunque il timbro che voglio dare è solo il mio, per cui non c’è niente davvero che ti dia una spinta. Però è sicuramente una spinta dal lato dei live in giro per l’Europa perché Colonia è abbastanza centrata.
(SP) Il primo 12” di Teo Wise si muove in maniera piuttosto sapiente tra cantautorato e kiwi Wave, mentre il più recente Ep in cassetta è più figlio di atmosfere garage e punk rock; il perché di questa evoluzione? È stato un passo spontaneo o c’è della pianificazione cosciente dietro a questo cambiamento?
(TW) Diciamo che ho sempre avuto quell’ energia dentro, di suonare forte e schitarrare veloce.
Poi ho sempre ascoltato un po’ di tutto, quindi in quarantena mi sono solo messo un po’ a sperimentare con delle drum machine cazzute e accordi a caso ed è venuto fuori quell’EP.
Non so davvero il perché , ma poi ho iniziato a sentire che anche quel lo fi un po’ garage mi rappresentasse. A me piace fare tutto quello che mi attrae, quando mi chiedono il genere della musica che faccio non so’ mai cosa dire, perché è probabile che domani mi metta a fare rap hardcore.
https://teowise.bandcamp.com/album/lo-spasso
https://teowise.bandcamp.com/album/c-polly-solo
(SP) Con le ultime due uscite della Spya Sola, l’ep di Rude Television e lo split Beta Maximo-Platinum Crack, ti sei spinto oltre l’Italia…che canali segui per scoprire questi artisti? Hai parlato con Platinum Crack? Che tipo è? È un umano, un alieno o un robot?
(TW) Ahahah Platinum Crack è un alieno robot. Non lo conosco di persona , solo per messaggi però mi sembra un ragazzo normale, tranquillo, anche lui con qualcosa di magico che gli macina nel cervello. Mi sono spinto oltre all’Italia si, però voglio comunque portare avanti questa cosa della lingua madre, quindi il mio obbiettivo è di fare release di progetti che cantano nella loro lingua perché spacca. Per trovare band fighe nell’underground “mondiale” basta andare su Instagram farsi dei giri tra i posts/tags/followers di Tremendo Garage e vedi che trovi mostri impressionanti.
https://spyasolarecords.bandcamp.com/album/split-ep-tapes-digital
https://spyasolarecords.bandcamp.com/album/distractions-tapes-digital
https://youtube.com/c/TremendoGaraje
(SP) Ho visto che di recente ti sei molto mosso in giro per l’Europa per portare “C’è Polly Solo” dal vivo; com’è suonare live dopo due anni di Pandemia?
(TW) Suonare Live è una droga. Non ha prezzo vedere la gente che Poga e suda mentre tu fai andare quelle mani sulla chitarra e urli nel microfono . Poi mi diverto anche perché la mia band è composta solo da miei amici, quindi tutto quello che succede durante e attorno ai concerti è una bomba.
(SP) Sempre riguardo ai live: scoperto qualche nuovo talento in giro?
(TW) Sono stato a live che mi sono piaciuti molto, ma non di nuovi talenti che m’hanno fatto impazzire, mi scuso con tutti/e per questo haha.
Peró sono stato al live di Juan Wauters e mi è piaciuto molto, e poi ho riscoperto Jay Reatard del quale purtroppo non ho potuto vedere nessun live ma è il mio artista di punta al momento , anche coi suoi live che si trovano su YouTube.
https://juanwauters.bandcamp.com/
(SP) Ci sono delle etichette che ti hanno formato negli ascolti e che ti ispirano nel fare quello che fai con i loro dischi e la loro filosofia/etica?
(TW) In realtá no. Cioè sicuro ci sono etichette fighe, però non mi sono mai messo troppo a cercare roba a livello di etichette.
È raro che vada ad ascoltarmi un/una artista solo perché fa parte di un etichetta di un/una altro/a artista che mi piace.
(SP) A parte la musica, cosa ti da la spinta per portare avanti il tuo discorso? Ci sono libri, film o arti figurative che ti ispirano? Mi pare di cogliere una certa continuità artistica anche per quello che riguarda le grafiche dei dischi di Teo Wise, sbaglio?
(TW) Non sbagli per niente. A me piace l’arte in generale, che siano libri, film , dipinti , quello che c’è se mi piace mi butto.
Siccome ho sempre pensato “tanto moriamo”, a me piace non prendere la vita troppo seriamente. Quindi mi piace tutto quello che è “divertente” o che comunque esprime cose che non si prendano troppo sul serio.
Ho sempre letto tanti libri tra Bukowski, gli scrittori della beat Generation e della Lost Generation. Questi facevano un po’ quello che gli pareva sentendo il vero peso della vita, cercando però di stare sempre nello “spasso”. Questo feeling è stato sempre comune per molti artisti, tra scrittori, pittori e qualcun altro. Io sono innamorato dei film di Sergio Leone ed Ennio Morricone, soprattutto ovviamente quelli western. La musica per me è solo una delle tante vie di espressione. Per la prossima uscita di Teo Wise sto già sperimentando cose nuove tra musica e immagini.