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Recensione : Sport – Slow

Fa piacere sapere che la fuori ci sono ancora band come Sport, che tengono alto con onore e passione un suono indipendente ed emo(zionale) che sembra a volte scivolare lentamente nell’ombra

Sport: a parte il fatto che mi sfugge l’ironia, voluta o inconsapevole, del nome, che li rende tra l’altro quasi transparenti nel magico mondo indicizzato di Google, gli Sport sono un’ottima band. Anzi, sono l’ottima band in cui avrei voluto suonare per rendere reali e rumorose le mie velleitarie ambizioni strumentali post-adolescenziali.

E che non si prenda come uno sbeffeggio o una limitazione: la passione, ambizione e purezza di ogni musicista in erba, ancora di più se con simpatie musicali indie-underground, sono diamante grezzo, droga legale, combustibile ed energia ecologica,scoppiettante, illimitata.
La band francese ha tutto quello che mi è sempre piaciuto : chitarre coordinate e che si rincorrono, alternando arpegggi, suoni armonici e distorsioni, voce espressiva e tirata fino al limite dello stonato, melodie incalzanti e ricorrenti, cori al limite della disperazione, un basso ben regolato e pieno, la batteria sincopata e pronta a giocare, con accenti tra battere e levare , e ad accelerare quando la band lo richiede, un suono a cavallo tra pieni e vuoti, accelerazioni ed frenate, entusiasmi e tristezze.
Costantemente indecisi tra toni trionfali e disperazione, Slow è un disco senza tempo, ancorato con fierezza alla scena emo americana fine anni ‘90 (Sunny Day Real Estate, primi Jimmy Eat World, Chirstie Front Drive, Brandston…), il tutto con un po di ferocia (sonora) e urgenza (di messaggio) in meno , con un po’ di innocenza perduta , ma con una certa ricercatezza stilistica in più (manierismo musicale dovuto al distacco da un’epoca e al tempo, che nel frattempo si é messo in mezzo).
Un’altra cosa mi piace é che Sport suonano fuori dal revival emo che sta tornando a bussare ai nostri conti Spotify. Suonano veri. Suonano rumorosi e coraggiosi. Forse con alcuni difetti (sarebbe interessante scoprire gli effetti che avrebbe un po di coraggio in più) ma anche con un sacco di buoni ingredienti e un’invidiabile arte di mettere tutto insieme
Fa piacere sapere che la fuori ci sono ancora band come Sport, che tengono alta con onore e passione una pagina musicale che sembra passare lentamente nell’ombra, a dimostrazione che la buona musica, quella che sa trasmettere e vive di emozioni e passioni, in fondo non ha tempo e non invecchia. O almeno non più veloce di noi, poveri, fortunati, disperati e felici ascoltatori.

TRACKLIST
1.Deadfilm
2.Rébuffat
3.Nod
4.Full House
5.Leaves
6.Muscles
7.Trompe l’ennui
8.Word95
9…

LINE-UP
Clément Meynier – Drums
Flo Pons – Guitar, Vocals
Nak Gz – Bass, Vocals
Nico Mollin – Guitar, Vocals

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