A otto anni dal precedente e notevolissimo “Oltre” tornano tre torinesi che molto probabilmente formano uno dei migliori gruppi italiani degli ultimi anni, gli Stearica.
Come tante altre eccellenti realtà sono più conosciuti ed apprezzati all’estero che in patria, ma abbiamo la possibilità di redimerci con questo Fertile, che è uno splendido seme di ribellione sonora, di creatività puramente strumentale, un attacco al cuore delle convenzioni. Ed infatti questo disco esce per la Monotreme Recrods
La storia dei Stearica è una narrazione condivisa da molti gruppi post rock, ma loro hanno qualcosa in più, come si può sentire molto bene in questo album.
La loro musica quasi totalmente strumentale è come un cielo stellato che parla, come la sensazione di trovare il tassello mancante, la virgola che ci mette in armonia con il globo terracqueo ed oltre.
Forte nella loro musica è l’andamento cinematografico, con un incedere maestoso e molto sinfonico; infatti questi ragazzi hanno anche musicato il “Der Golem”, totem del film muto, tentativo perfettamente riuscito.
L’album è dedicato ai movimenti popolari sorti nei paesi arabi ed in Europa, fautori di un cambiamento che gli Stearica ben rappresentano in musica.
Come tutte le opere alchemiche questo disco ha avuto un tempo di produzione piuttosto dilatato ma ne è assolutamente valsa la pena, visto che siamo al cospetto di un capolavoro.
Niente è già ascoltato, tutto è un furioso divenire, una catarsi di un qualcosa che è già dentro di noi e che gli Stearica, come ostetriche del rumore, portano fuori.
Il loro suono è meraviglia, è post rock fatto con aggro ed attitudine neurotica, lasciando ad altri gli orpelli, pur essendo suonato benissimo e composto da favola.
Le loro influenze si sentono tutte, dai numi tutelari Acid Mothers Temple, ai Neurosis, al post rock anni primi duemila, ma il fatto è che sono gli Stearica a tracciare un solco, e non loro che ne seguono uno precedente.
Musica davvero inedita per spiriti curiosi ed affamati, che odiano le sicurezze, amano le spinte in avanti e il bilico.
Tracklist:
1. Delta
2. Hailte
3. Bes
4. Geber
5. Nur
6. Tigris
7. Siqlum
8. Amreeka
9. Shah Mat
Line-up:
Francesco Carlucci – guitar, bass, synth, programming
Davide Compagnoni – drums, percussion, samples
Luca Paiardi – bass