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Recensione : Stellar Master Elite – Iii: Eternalism – The Psychospherical Chapter

Eternalism è un album che ci consegna una realtà musicale decisamente evoluta, muovendosi da una base black metal per estendere, poi, il proprio campo d'azione ad atmosfere cupe, in uno spettro sonoro che va dal doom fino al gothic, senza tralasciare pulsioni avanguardistiche.

Terzo disco per i tedeschi Stellar Master Elite, band della quale onestamente non avevo mai sentito parlare prima d’oggi.

Male, perché Eternalism è un album che ci consegna una realtà musicale decisamente evoluta, muovendosi da una base black metal per estendere, poi, il proprio campo d’azione ad atmosfere cupe, in uno spettro sonoro che va dal doom fino al gothic, senza tralasciare pulsioni avanguardistiche.
Quello che molte altre band ridurrebbero ad un minestrone indigeribile, viene offerto dai Stellar Master Elite con le sembianze avvincenti di un lavoro in cui ogni brano ed ogni passaggio sono curati e perfettamente funzionali alla resa complessiva.
L’ascolto dei primi brani scopre ben presto le carte: Transmission: Disruption e un magnifico ed evocativo episodio dall’andamento più vicino al doom che non al black, che si riprende la scena, sia pure screziato da venature elettroniche, come in Desperate Grandeur, o da sfumature avanguardistiche come in Buried in Oblivion.
Perdition Time Loop, poi, ci fa piombare in un oscurità opprimente quanto improvvisa evocata da sonorità che riportano richiamano a tratti i Fields Of The Nephilim, vocals profonde incluse; con Hologram Temple si ripiomba nelle pastoie del doom, mentre The First Principle è una traccia caratterizzata da un ficcante black’n’roll.
La breve Mark of the Beast introduce il brano più lungo del lavoro, la sfaccettata Eternalism che nel suo quasi quarto d’ora di durata riassume gran parte delle peculiarità degli Stellar Master Elite.
Chiude l’album la breve Downfall, un ideale congedo da un lavoro riuscito e sicuramente sorprendente, almeno per chi colpevolmente non conosceva ancora questa ottima band tedesca, capace di rimodellare in maniera efficace, senza snaturarne l’essenza, le coordinate di un genere che proprio in terra teutonica sta trovando alcune delle proprie espressioni più efficaci.

Tracklist:
1. Transmission: Disruption
2. Desperate Grandeur
3. Buried in Oblivion
4. Perdition Time Loop
5. Hologram Temple
6. The First Principle
7. Mark of the Beast
8. Eternalism
9. Downfall

Line-up:
M.S. – Drums, Vocals
D.F. – Guitars, Bass, Programming
T.N. – Bass
E.K.- Vocals

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