iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Sterbus – Iranian Doom

Sterbus - Iranian Doom: Iranian Doom è il nuovo disco del polistrumentista romano Sterbus, un mix accattivante di alternative rock anni '90, pro...

Iranian Doom è il nuovo disco del polistrumentista romano Sterbus, un mix accattivante di alternative rock anni ’90, progressive e teatrini zappiani.

Provateci voi a mettere insieme Frank Zappa, i Sebadoh, gli Yes, i Beach Boys, i Pavement e i Blur, a chiamare un disco Iranian Doom e a risultare credibili alla fine dei conti. Questo è nientepopodimenoché ciò che è riuscito a fare il nostro Sterbus, alias Emanuele Sterbini, polistrumentista romano di lungo corso e dai confini musicali evidentemente labili. Una cosa, quest’ultima, da appuntare alla giacchetta a mo’ di medaglia al merito…

Il disco parte a-la Sebadoh, e sembra di tornare agli anni ’90…ma è solo un minuto scarso, dopodiché il disco prende i binari della follia, scivolando verso un mix raro quanto stupefacente di inventiva artistico-musicale. A cominciare dall’entrata in scena di Brian Wilson al secondo minuto… Già proprio lui, in persona (o quasi), strappato alla sua Sloop John B. e costretto a partecipare a sua insaputa a questa Sloop Jay B., dove la sua voce cavalca un ritmo ed un arrangiamento tutto nuovo ed eccitante che Sterbus gli ha ricamato attorno. Senza dubbio la cover più intelligente che abbia ascoltato da un po’ di tempo a questa parte!
Trapped In GRA è un pezzo bellissimo, con quel mix folle, inconcepibile eppur riuscito di alternative rock anni ’90, progressive rock e invenzioni zappiane poggiate su un delizioso riff stoner rock. I Radiohead riecheggiano in Parallelepyped Song, ma è come se fossero tornati di colpo agli anni ’90 e avessero registrato una sessione con i Pavement. From Head To Twelve riesce dove molte band falliscono, mischiando del sanissimo noise ad una ispiratissima vena pop(indie) e regalando emozioni diverse che crescono in relazione alle tante e diverse strade che la canzone prende nei suoi 5 minuti e mezzo di durata.
In mezzo a questo disco c’è tutto questo e anche di più. Potrei citare ogni singolo pezzo, vivisezionarlo e provare ad analizzarlo, ma sarebbe un esercizio dispendioso (in termini di tempo mio) e noioso (per voi).

Meglio che proviate a scaricarlo (perché è pure in free download sul bandcamp di Sterbus) e a regalargli un attento ascolto, cominciando per esempio a mettere in fila i gioielli più preziosi: Iranian Doom e Crash City. Ne rimarrete rapiti, ne vorrete di più e non riuscirete a staccarvene. Lo giuro!

http://sterbus.bandcamp.com/album/iranian-doom

Sterbus-Iranian Doom

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Emma Tricca - Aspirin Sun_cover

Emma Tricca – Aspirin Sun

Emma Tricca – Aspirin Sun : «Aspirin Sun» è un disco mattutino: di folk psichedelico mattutino, forse un po’ insonne. È folk cinematografico, se mi passate il termine, ideale colonna sonora di un vecchio film

Deerhoof - Miracle-Level_cover

Deerhoof – Miracle-Level

Tolti i testi, di cui la maggior parte di noi non capirà un acca, la musica è quella dei Deerhoof che abbiamo imparato ad amare, appena appena più pop e diretta di quella fuoriuscita dalle prove precedenti, ma sempre piacevolmente unica e bislacca.

Pamplemousse - Think of It_cover

Pamplemousse – Think of It

Think of It è un disco noise rock in bianco e nero, analogico fin dalla coperta, costruito su fondamenta di accordi in minore, riff fuzzosi che si avvolgono e si svolgono in continuazione come quelli di chi sapete voi, accompagnati da un battito preciso e minimale, che dà un solido contributo a sostenere l’architettura e dare groove alla materia.

Tropical Fuck Storm - Submersive Behaviour_cover

Tropical Fuck Storm – Submersive Behaviour

È qui e richiede attenzione, perché i Tropical Fuck Storm hanno dimostrato più volte di saper far bene, di saper maneggiare il rock (alternativo, indie, noise, quello che volete) meglio di tanti altri – ma direi di quasi tutti.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP