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Steve Foglia – Intervista

Intervista con l'autore dell'ottimo album hard rock "Steve In Wonderland"

In questa ultima parte del 2014, Steve Foglia ci regala il suo secondo album solista, quello Steve In Wonderland capace di mettere d’accordo tutti gli amanti dei suoni hard rock di scuola seventies e ricco di gradite sorprese; ne abbiamo parlato con il batterista ligure in questa piacevole intervista.

iye Ciao Steve, presentati ai lettori di Iyezine che non hanno ancora avuto il piacere di conoscerti musicalmente.

Ciao a tutti, sono Steve Foglia e sono il batterista della rock band Jennifer Scream e dei Rebel Addiction, band con la quale abbiamo pubblicato un singolo con Goran Edman (cantante di Malmsteen).

iye Sei al secondo lavoro solista: quanto è gratificante un lavoro del genere piuttosto che dividere la gloria all’interno di una band?

Vuoi sapere la verità??? Preferirei dividere la gloria all’interno di una band; sono arrivato però ad iniziare un lavoro solista solo ed esclusivamente per il fatto che un gruppo è davvero difficile da gestire.
Quando le cose iniziavano ad essere serie, nelle band ho sempre avuto idee contrastanti con il resto dei componenti.
Per questo motivo ho deciso di fare brani miei, come piacciono a me, contattando i musicisti che reputo migliori per la situazione, decidendo e producendo tutto da solo, quindi.

iye Come è nato il tuo nuovo album e come sei riuscito a coinvolgere i musicisti che hanno collaborato con te nella sua realizzazione?

Ho iniziato a scrivere i brani circa tre anni fa, dopodiché ho iniziato a pensare a quali musicisti fossero più adatti e una volta scelti abbiamo lavorato tutti assieme sulle versioni demo.
Con tutti i musicisti dell’album avevo già collaborato in passato: con Johnny Idol abbiamo diviso l’esperienza nel gruppo prog Dayan Same (2005-2008), con Federico Minerva abbiamo suonato negli Hot Level qualche anno fa, con Daniele Arieta ho suonato la batteria nei Funky Monks circa dieci anni fa, con Maurizio Dedoni avevamo avviato un tributo ai Deep Purple e inoltre abbiamo insegnato musica nella stessa scuola, con Edoardo Tavanti invece non avevo mai suonato, ma conoscevo benissimo le sue doti musicali, doti che è riuscito a confermarmi alla grande!

iye E’ indubbio che, tra gli ospiti, il nome di Blaze Bayley salti subito all’occchio: com’è stato lavorare con un musicista di così grande fama ??

Blaze è un professionista nel vero senso della parola.
Eravamo in contatto circa due anni fa per partire con un progetto in studio che poi purtroppo non arrivò a concretizzarsi.
Quando è arrivato il momento di pensare a chi chiamare come ospite sul disco è stato quasi naturale dare la priorità a Blaze e ne sono rimasto più che soddisfatto.

iye ”Steve in Wonderland” ha nel suo DNA un forte impatto hard blues settantiano: quali sono le tue band preferite nel genere?

Sicuramente Led Zeppelin e Deep Purple su tutti; essendo batterista, “Bonzo” è il mio più grande punto di riferimento.

iye Usciti con le ossa rotte dai primi anni novanta, l’hard rock e lo street, a livello underground, hanno continuato a proporre band ed album notevoli: qual è la tua impressione della scena attuale?

La scena attuale la trovo davvero interessante, specie sul territorio svedese: ho ascoltato alla nausea gruppi come Babylon Bombs, Gemini Five, Crucified Barbara e mi piacciono davvero tanto.

iye Ti sei avvalso della collaborazione di Dario Mollo, che ha curato il mastering dell’album; io l’ho seguito nei sui bellissimi lavori con The Cage e Voodooo Hill: quanto influisce nella riuscita di un album poter lavorare in studio con un musicista di tale spessore?

Parecchio. Il mastering in sé è un processo della produzione molto importante e a volte sottovalutato e, se fatto da un professionista come Dario, sicuramente influisce tanto.
Non ti nascondo che pure io sono un grande fan di Dario, mi piacciono i suoi dischi e sopratutto il sound che riesce a ottenere e, visto che siamo “quasi” vicini di casa, ho pensato bene di contattarlo.

iye I live sono la spada di Damocle di tutte le band hard/metal, la gran parte delle quali lamenta i pochi spazi e, soprattutto, la scarsa affluenza ai concerti: alla luce della tua esperienza personale ti accodi a questo modo di pensare o ritieni che le cose non siano brutte come le si dipinge?

Ti rispondo con un aneddoto. Qualche anno fa abbiamo fatto due date ravvicinate coi Jennifer Scream: la prima era a Marsiglia al “Glam Fest” e la seconda era a Romagnano al “Glam Attakk”.
A Marsiglia eravamo in scaletta alle ore 20,30. Ero impanicato perchè ho pensato “chi ci potrà mai essere a quell’ora quando la gente magari mangia ?” Invece era pieno!! Non solo dentro il locale, ma anche fuori!
La settimana dopo sul territorio italiano, a uno dei festival più importanti per il glam, abbiamo suonato alle 21,30 (un’ora dopo l’esibizione francese) davanti a quattro gatti.
Questo ti fa capire che in Italia è difficile suonare perché non vieni considerato, non c’è abbastanza sostegno tra di noi e qui la gente si muove solo per vedere i grupponi stranieri.
Fate bene ! Ma aprite gli occhi perché in Italia abbiamo gruppi che, zitti zitti, si fanno i tour fuori dai confini vendendo dischi e qui non se li fila nessuno !

iye Per finire, anticipaci qualcosa sui tuoi progetti futuri.

A proposito di live, il prossimo 12 ottobre partirà l'”Alive in Wonderland Tour” da Torino, per poi proseguire a Bresso in apertura a Blaze Bayley, Roreto di Cherasco e Genova.
Sono orgoglioso del fatto di essere riuscito a coinvolgere tutta la band che ha registrato l’album anche per il tour.
Terminate queste quattro date, a Gennaio, sicuramente ci sarà un seguito con altri concerti ….
Per rimanere aggiornati potete comunque visitare il mio sito www.stevefoglia.com

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