Bellissimo secondo album solista per il batterista dei Jennifer Scream, Steve Foglia, il quale ha raccolto un manipolo di musicisti niente male per dare vita ad una raccolta di brani hard rock intrisi di atmosfere e sonorità settantine: un bellissimo esempio di come nella musica, quando c’è la qualità, qualsiasi genere, anche quello che all’apparenza può essere considerato da molti datato, riesce ad entusiasmare quando è supportato da un songwriting strepitoso.
Prodotto dallo stesso musicista di Sanremo, Steve In Wonderland è stato affidato per il mastering alle sapienti mani di Dario Mollo, produttore e chitarrista ventimigliese (quindi “vicino di casa” di Steve) che tra la fine dei novanta e l’inizio del nuovo millennio deliziò gli attenti fan dell’hard rock con due album in compagnia di Tony Martin (“The Cage” e “The Cage 2”) per poi avventurarsi nell’altrettanto fantastico progetto Voodoo Hill con sua maestà Glenn Hughes.
Prima traccia e subito una gradita sorpresa, infatti al microfono di Fight for Justice troviamo Blaze Bayley, ex Wolfsbane ma, soprattutto, Iron Maiden, a suo agio nel cantare sulle trame hard Rock del pezzo.
Brani vari, molti dall’impronta blues, con ottime tastiere dal flavour purpleiano che danno quel tocco di musica senza tempo, ci avvolgono per tutta la durata del disco facendoci passare davanti tutta la storia del rock, dai Bad Company agli Uriah Heep, dai Deep Purple al Glenn Hughes solista, fino ad allungare lo sguardo verso il nuovo continente e ai Grand Funk Railroad, qui omaggiati dalla cover di We’re An American Band.
La band è composta da validissimi musicisti, dal vocalist Jhonny Idol, dalla tipica voce hard blues, Federico Mineva e Daniele Areta alle sei corde, Edoardo Tavani alle tastiere, Maurizio Dedoni al basso e naturalmente Steve al drumkit, capaci di regalare momenti di grande rock, specialmente quando il blues si prende la scena e vengono sfornati brani sanguigni come Wrong Hole, impreziosita da un finale strumentale da brividi ed un solo di Zantolo, chitarrista dei Rakel Traxx, il capolavoro Walking in Wonderland, cantata a due voci con l’aiuto di Francesca Foglia, Club 27 dall’irresistibile refrain nel quale Idol sforna una prova da brividi su un hard blues stratosferico e Eternal Last Day, dai rimandi al serpente bianco (era “Love Hunter”) degna chiusura di questo bellissimo lavoro.
In mezzo a tutto questo ben di Dio, spiccano gli altri brani più incentrati sull’hard rock più canonico, ma pur sempre notevoli, tra cui Few Days to the End, Enemy’s Collection (dove compare la voce di Simone “Seth” Borsellini, cantante di Fumonero e Sfregio) e Children Eyes, dalle spettacolari reminiscenze dal profondo porpora.
Enorme lo sforzo da parte di Steve Foglia, ma assolutamente grandioso il risultato finale, strepitoso omaggio ad un genere immortale, esaltato dal blues che esce prepotentemente da ogni solco di un album d’altri tempi.
E qualcuno ancora afferma che il rock è morto … ma per piacere !
Tracklist:
01. Fight For Justice
02. Few Days To The End
03. Numbers
04. Wrong Hole
05. Lovès Gate
06. Walking In Wonderland
07. We’re An American Band
08. Club 27
09. Children’s Eyes
10. Enemy’s Collection
11. Eternal Last Day
Line-up:
Steve Foglia – Drums, Percussion
Edoardo Tavani – Keys
Jhonny Idol – Vocals
Maurizio Dedoni – Bass
Federico Mineva – Guitars
Daniele Areta – Guitars
Guests:
Francesca Foglia – Vocals
Zantolo – Guitars
Blaze Bayley – Vocals
Simone “Seth” Borsellini – Vocals
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