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Recensione : Steve Von Till – A Life Unto Itself

Torna uno dei più grandi sciamani del nostro tempo, Steve Von Till, chitarra e voce dei Neurosis, qui al quarto disco solista.

Torna uno dei più grandi sciamani del nostro tempo, Steve Von Till, chitarra e voce dei Neurosis, qui al quarto disco solista.

Elementi minimali musicali per una grande poetica, un cantautore che rievoca tempi andati e che riesce a far venire i brividi mentre lo si ascolta.
La sua carriera solista è costellata di capolavori, pur essendo dischi che non si discostano uno dall’altro stilisticamente, ma sono le sensazioni che Steve crea che si rinnovano e ci portano sempre lontano.
La sua voce è suadente e il suo folk è tante cose: può essere definito psichedelia, può essere una musica dark, ma è soprattutto una cosa personale, e solo Steve Von Till può fare questa musica.
I testi sono impregnati di vita personale, ermetismo ed esoterismo, come tutto ciò in cui sono coinvolti i Neurosis. La via di Steve Von Till è un guardarsi dentro e tirare fuori una poetica ipnotica, un richiamo al nostro ancestrale, alle cose che davvero contano nella nostra vita, un recuperare gli elementi che ci legano alla terra.
In questo Steve ha cercato una musica più vicina alla tradizione celtica, quindi siamo nelle verdi praterie delle ballate e della dolce intromissione.
A Life Unto Itself è un disco da meditazione vera, è un percorso di ricerca e di onestà con il mondo e con se stessi.
Steve Von Till parla con l’anima e alle nostre anime, e questo progetto solista è una branca dell’enorme famiglia Neurosis, colpita in questi tempi dalla terribile malattia della moglie di Scott Kelly. Ma il messaggio che questi uomini stanno trasmettendo continua inesorabile ad illuminare la nostra oscurità, grazie a dischi come questo.

Tracklist:
1. In Your Wings
2. A Life Unto Itself
3. A Language Of Blood
4. Night Of The Moon
5. Birch Bark Box
6. Chasing Ghosts
7. Known But Not Named

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