primo disco in recensione per la Jade Tree sulla vostra fanzine preferita (questa spero! :)), e se permettete e’ una soddisfazione. E scusate perche’ si parte anche con il piede giusto. Gli Strike Anywhere al secondo disco dopo “Change is a sound” del 2000. Un disco che mi riporta alla mente Hot Water Music ( non a caso il produttore e’ Brian McTernan -Hot Water Music, Cave In, Thrice)e per alcuni aspetti i cari vecchi Lifetime.I nostri in una intervista affermano”abbiamo cercato di mantere l’ottimismo e la larghezza di vedute il piu’ possibile ampia per questo disco, anche se di questi tempi: sotto il reno Bush e’ sempre piu’ difficile. Ogni persona e’ incoraggiata a tenere la testa bassa e pensre solo a se stessi”. Come non essere d’accordo!! Ad un ascolto piu’ approfondito si possono scorgere flussi e riflussi che vanno dai Clash al punk’77, che rendono il disco vario e interessante.I testi descrivono le speranze e i sogni di cinque ragazzi di provincia americani, in una propsettiva piu’ ampia, come dicono loro planetaria. Barnet, il cantante, lo definisce come “uno studio e sviluppo di una forma d’arte organica” contrapponedola allo sfruttamente delle corporation. Ascoltate, pensate, sentite, urlate……….