Gli abruzzesi String Theory (Sergio Pomante, Lorenzo Castagna, Silvano Marcozzi), formazione a tre dedita ad un energico e creativo noise rock, a quasi due anni dal loro incontro, debuttano con il loro primo disco “3Rooms”. Il lavoro, definito come una sorta di flusso di coscienza collettivo, si compone di dieci canzoni a metà fra noise e improvvisazione.
L’introduttiva “Burning Glory” (nervoso scambio di opinioni tra chitarra ed elettronica), apre all’arioso scorrere di “A.F.A” (rapida disgregazione in briciole sonore) e alla tensione di “Under The Tomatoes” (incedere cupo ed aggressivo). “Po6done (Part 2)” baratta la linearità della chitarra con il sound spiraliforme del sax, mentre “I Can’t See The Horizon”, dall’animo docile e disteso, ci trasporta fino al breve intermezzo “35.43” e al violento deflagrare di “Roma Capaci” (partenza incalzante, arrivo esplosivo). “Po6done (Part 1)”, ormai giunti a fine corsa, affascina con le sue sonorità delicate e rilassate, lasciando che a chiudere siano la drammaticità de “L’Urlo Di Moog” e l’incisiva aggressività di “Omniverse”.
Il disco proposto, incentrato prevalentemente sull’abilità di improvvisazione dei tre musicisti, si orienta su un sound che riporta alla mente il post rock più grezzo e cerebrale di inizio anni ’90. Un lavoro revivalista (ma allo stesso tempo interessante ed attuale) che dimostra buone capacità tecniche e compositive.
TRACKLIST:
01. Burning Glory
02. A.F.A.
03. Under The Tomatoes
04. Po6done (Part 2)
05. I Can’t See The Horizon
06. 35.43
07. Roma Capaci
08. Po6done (Part 1)
09. L’Urlo Di Moog
10. Omniverse