Power pop di altissimo livello da Jersey City. Facendo riferimento nel titolo al “ Pet sounds “ dei Beach Boys, gli Stuyvesant vanno subito dritti al punto : rock and roll con forti venature pop e punk, del tipo Descendents, e All, tanto per fare due grossi nomi. I membri del gruppo sono persone che hanno grande esperienza e conoscenza della musica, specialmente del college rock.
Nella loro musica i riferimenti ai mostri sacri abbondano, ma sempre filtrati da una grande originalità, e dda un irresistibile spirito festaiolo, che rende il disco molto ma molto piacevole. Quando gli ascolti di “ Fret sounds “ saranno molteplici, il ostro spirito ne trarrà immediato giovamento. Canzoni come “ Let’s talk about topography”, o come “ St. cloud”, vi faranno muovere intensamente. Poi gli Stuyvesant si confermano ragazzi intelligenti, facendo riferimento ai Bad Brains e ai Clash ( sarai morto Joe, ma per tanta gente non morirai mai) in “ Bish dub “, un pezzo che non ti aspetti davvero.
“ Fret sounds “ uscirà a giugno, e magari per noi italici sarà un po’ difficile da reperire, ma il vostro impergno nel farlo sarà ricambiato enormemente da questo piccolo capolavoro. Perchè a volte nella vita ci vogliono piccole gioie, come questo dischetto di plastica.
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