Un nome forte, ambizioso, un progetto raffinato, quanto esplosivo, e tanto di più etereogeneo si possa pensare, come avete pensato probabilmente che abbia preso una svista disumana scrivendo quest’ultimo termine, proprio etereogeneo.
I Supernovos, quattro amici affiatati del bolognese, da svariati anni insieme in gruppo e non, propongono un repertorio strumentale che alterna una notevole varietà ritmica e atmosferica ed una diretta oniricità sognante.
Iniziando da pezzi prestanti e concisi che facevano trasudare possente potenziale, si sono allargati sempre di più con il tempo, con gli ascolti, con le direzioni, costantemente illuminati da impulsi e dettagli riversati in un disco tanto azzardato quanto compatto, “About Vibes”, uscito nel 2015. Un percorso vibrante di emozioni e di gustoso background totalmente reinterpretato con la loro umiltà, compostezza e voglia di innovare, aver resa una mezz’ora musicale tra l’inebriante e sottilmente sofisticato tutto di base psichedelica, passando tra post rock, shoegaze in stile M83 e fantastici tappeti melodici.
Primi graduali riconoscimenti dal pubblico e non solo, ArezzoWave Emilia-Romagna e Poverarte Festival, svariate date, un videoclip girato da Pietro Borzì uscito pochi mesi fa che in maniera inaspettata racconta con gusto e pathos il mondo del wrestling italiano, fino a riprendere questo loro piccolissimo gioiello discografico e farlo interpretare.
Da qui nasce l’idea di Vibes_Remixed, una dimostrazione di quanto i Supernovos si vogliano mettere in gioco dando i loro i pezzi nelle mani di artisti prettamente elettronici e dar loro carta bianchissima.
I re-work cominciano con “RCW86”, intro di About Vibes (qui in free download) riassemblato, allargato e implementato prima da Mary Vétsera in chiave rischiosa tra lounge e dark ambient rendendo un grande sfogo compatto, e da Mindtapes, in versione leggermente più serena, più dream, da staccare con tutto. Gli After Crash, una delle migliori band elettropop italiane, riprende “Pareidolia” in maniera crescente e ben delineata, con ottima dinamica e fantastici arrangiamenti ritmici da rendere il pezzo veramente ammiccante e complice dell’originale, contrastando positivamente la versione in lunatica remix di Lord We Make in Japan, con tanti momenti solisti, momenti di elettronica follia e di aria fresca melodica, da suscitare tantissimo assemblato interesse. Versione barocca/elettronica per un pezzo molto legato ai Supernovos “Midnight Disco Flashes” rifatta da On Off Man, tempistici crescendo, effettistica tanto presente ma mai esagerata e inaspettate orchestrazioni finali che danno una fantastica somma. Ben articolati, di lieve fascino e veramente un ottimo seguace del loro vero esordio – seguace, non seguito. Per la continuazione di questo progetto ci sarà da attendere forse non molto, ma intanto godiamoci questa reinterpretazione spontanea e libera, come la loro mente e poetica.
La release è disponibile gratuitamente su Bandcamp e Soundcloud.
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