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Recensione : Swine Overlord – Parables Of Umbral Transcendence

Un autentico massacro sonoro questo debutto degli statunitensi Swine Overlord, potenziali nuovi eroi del brutal death.

Assolutamente devastanti, un’eruzione di note che come lava travolge ogni cosa, distruggendo tutto ciò che incontra e trasformando tutto in un Inferno sonoro abominevole: questi sono gli Swine Overlord e quello che esce dal loro debutto intitolato Parables of Umbral Transcendence.

La band statunitense, già con i monicker Malignant Abomination e poi Hypoxic, si forma nel 2011 e dopo un un demo ed uno split album, realizza nel 2013 l’Ep “Anthology of Abominations”, ideale introduzione a questo disfacimento sonoro realizzato sotto l’egida della Gore House.
Suoni al limite, chitarre sature e pregne di bestiali digressioni ritmiche, rallentamenti e accelerazioni al fulmicotone, blast beat come se piovesse: questi sono gli ingredienti di un massacro sonoro suonato a livelli altissimi, tecnicamente parlando, e urlato al mondo da vocals da far impallidire gli amanti del cantato in growl.
L’album si sviluppa su una serie di brani che passano dal classico grindcore, sparato alla velocità della luce nel consueto minutaggio ristretto, ad elaborate elucubrazioni brutal death che mostrano a tratti un pizzico di violenza industrial (nel suono delle chitarre) e che, se non bastasse, riesce ad aumentare il senso di oppressione durante l’ascolto.
In tutto questo la band inserisce attimi dove esce prepotentemente un’anima progressiva con digressioni quasi jazzistiche, a spezzare in due brani dall’impatto simile alla collisione di due treni in corsa (Cadaveric Pantomime).
Le influenze vanno dai Suffocation ai Cannibal Corpse, passando per Autopsy e Dying Fetus (tanto per nominare i più famosi), ma è fuor di dubbio che il combo mette tanto del suo in questa carneficina, che ha in Post-Burial Defloration, Falsum Messias, Dissilency e la già citata Cadaveric Pantomime gli episodi migliori di questo mastodontico massacro brutal.
Un album che non deluderà gli amanti di questo tipo di metal estremo, rivelandosi un ascolto obbligato.

Tracklist:
1. Celestial Purge
2. Transformation and Rebirth
3. Convergence
4. Post-Burial Defloration
5. Falsum Messias
6. Bleeding the Sinful
7. Chunks
8. Cadaveric Pantomime
9. Umbral Transcendence
10. Dissiliency
11. Porkchop, the Man-Butcher
12. Dismantling the Flesh Construct
13. Seeds of a Treacherous Creation

Line-up:
Will Peplinski Guitars, Bass (2012-present)
Devin Alford – Vocals, Drum Programming
Tony Davis – Vocals

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