Sono cambiati 3/5 dei protagonisti da allora ma la qualità del lavoro rimane alta, ed i nostri ci consegnano tra le mani un altro grande album di power/prog metal come lo sanno fare lassù, nella lontana Svezia.
La band fa parte di quel trittico, insieme a Veni Domine e Morgana Lefay, che a cavallo del millennio uscì sul mercato discografico con album bellissimi e con la particolarità di inserire nel sound marcate influenze doom.
In verità i Tad Morose sono, delle tre, quelli meno influenzati dalla musica del destino, ma vanno riconosciuti loro almeno due capolavori: “A Mended Rhyme” del 1997 e “Matters Of The Dark” del 2002.
Il via al nuovo lavoro lo dà la durissima Beneath A Veil Of Crying Soul, che ci presenta alla grande il nuovo vocalist Ronny Hemlin: il songwriting del combo si posiziona ad un livello molto alto nel genere e i primi tre brani sono la sintesi di ciò che il prog-metal dovrebbe sempre offrire all’ascoltatore, sotto forma di canzoni tecniche, incisive e con la giusta dose di emozionalità che a tante band purtroppo manca.
Ed arriviamo ad Ares, pezzo di una bellezza disarmante: doom metal influenzato dai Candlemass, cadenzato e mai banale, con Hemlin che sforna una prestazione da applausi.
Tornano a picchiare duro i ragazzi in Absence Of Light, Death Embrace e nella bellissima Dance Of The Damned, ma l’album raggiunge il suo apice in Timeless Dreaming, il pezzo più americano del lotto (ancora Symphony X).
La conclusiva Gypsy mette fine ad un lavoro che ci riconsegna i Tad Morose in piena forma, speriamo solo di non dover aspettare ancora così tanto per un nuovo full-length.
Tracklist:
1.Beneath a veil of crying souls
2.Follow
3.Babylon
4.Within a dream
5.Ares
6.Absence of light
7.Death embrace
8.Dance of the damned
9.Spirit world
10.Timeless dreaming
11.Millenium lie
12.Gypsy
Christer Anderson – guitars
Peter Moren – drums
Tommy Karppanen – bass
Ronny Hemlin – vocals
Kenneth Jonson – guitars