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Recensione : Temporal Sluts – Modern Slavery Protocol

Se amate il punk-rock questo album deve assolutamente passare sul vostro giradischi!

E’ proprio vero le stagioni non sono più quelle di una volta, ed è altrettanto vero che il calcio di trenta/quaranta anni fa era molto più bello e avvincente di quello odierno.

Sono incisi che, a furia di essere reiterati, sono diventati realtà indiscusse ed indiscutibili. Un altro adagio che nessuno osa mettere in discussione è quello secondo il quale per suonare punk-rock sia necessaria un’incrollabile attitudine e che tutto il resto (abbigliamento, tecnica, fantasia) sia oltremodo secondario. Certo che quest’ultimo precetto sia universalmente accertato e suffragato dai fatti, vado a parlarvi di questo album dei comaschi Temporal Sluts che della suddetta attitudine ne esibiscono a tonnellate. Attivi dal lontano 1995 e autori di un buon numero di 7″ (di cui tre split con gli americani Humpers, i francesi T.V.Killers ed i nostrani, e bravissimi, Leeches) i nostri aggiungono al loro già di per sé prestigioso catalogo questa pregevolissima prova sulla lunga distanza. Che dire dei pezzi che la compongono? Che sono tutti simili ad un sacco di cose già sentite e debitori tanto al primo punk di Stooges, MC5, Dead Boys quanto a quello settantasettino senza perdere d’occhio una sana spruzzata di velocità alla New Bomb Turks. Insomma la solita trita e ritrita solfa che poi non è altro che la musica più viva, magnifica ed incendiaria che mente umana abbia concepito e per di più, nel caso della band in oggetto, suonata davvero come dio (volutamente minuscolo) comanda. Tra i dieci pezzi che compongono questo Modern Slavery Protocol una menzione particolare va alle deflagranti Cosmocracy e Liquid Fever, al vibrante punk’n’roll di To Get Her e di Tarzana Cigarette Girl ed all’ultra incisivo anthem MSP. Per chi vuole ascoltare un disco di vero, grande, incompromissorio punk-rock questo album è un appuntamento al quale non si può per nessun motivo mancare.

TRACKLIST
1) Cosmocracy
2) Flash Crash
3) Fractured Mantra
4) To Get Her
5) Black Cloud (Red Knees)
6) Run Dark Room
7) MSP
8) Liquid Fever
9) Tarzana Cigarette Girl
10) Zero Killed

LINE-UP
Kob Slut – Vocals
Luca Slut – Guitar
Killer Tony – Drums
Stefano – Bass
Miguel Basetta – Guitar

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Marco Balestrino è una fucina di idee, lui vive, pensa e agisce sempre in base alle sue passioni; è un puro ed i Klasse Kriminale sono il suo credo in qualsiasi momento della sua vita.

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