Spesso le cose che cerchiamo sono molto più vicine di quanto crediamo: prendiamo il blues ad esempio, genere che è un codice conosciuto in tutto il mondo, ha la sua casa e forse i suoi interpreti migliori in America, ma basterebbe andare in Puglia dove è di casa la The Apulian Blues Foundation, un gruppo che fa un blues sanguigno e sporco, che viene dal Delta, fatto di riverberi ed oscurità molto vicine all’attitudine di New Orleans.
A differenza di tante altre band, di cui molte italiane, che fanno un blues standardizzato e conforme, questi ragazzi riportano la musica del diavolo in una baracca sporca e sucida, ai confini se non dentro una palude maleodorante. In questi pezzi che compongono Vol. 1 Ep si ha la dimostrazione che i ragazzi padroneggiano la maggior parte dei registri blues, quello veloce, quello sporco e quello lento e soprattutto fanno un blues credibile e vero non manieristico o arrangiato per potere piacere alle masse. Il blues è un cantico di disperazione, un preghiera che facciamo al tossico che sta dentro di noi, una maledizione dei nostri antenati. I The Apulian Blues Foundation sanno e fanno tutto ciò con estrema semplicità mostrando come possano suonare il blues dei figli del sud.
Questo è un debutto che entusiasmerà coloro a cui piace il blues più sporco e meno malleabile, perché è quello che dà più piacere. Ep che fa ben sperare per una disco sulla lunga distanza che sarebbe una grande gioia, ma già questo lavoro è davvero godurioso.
TRACKLIST
1.If I Had Possession (Over Judgment Day)
2.Write Me A Few Lines
3.Devil Got My Woman
4.Way Down In The Valley
LINE-UP
Djanni – Bass and Vocal
Rev. Vany Lee Boy – Slide Guitar
G.B. – Drums
THE APULIAN BLUES FOUNDATION – Facebook
DESCRIZIONE SEO / RIASSUNTO