Questo (ottimo) disco esce grazie alla collaborazione fra due etichette nostrane: la Dead Music del nostro Fabrizio “Freddie Koratella” Vignali e la Disco Futurissimo di Alberto Maria Spezzaferro.
Ma se della prima conosciamo ogni dettaglio visto che possiamo avvalerci della preziosa collaborazione di Freddie la seconda è stata per noi di Inyoureyes una piacevolissima sorpresa. A detta del suo stesso fondatore la Disco Futurissimo ha ritmi particolarmente rilassati nel dare alla luce i suoi dischi, questo in oggetto è infatti il secondo del suo catalogo, ma la sua qualità, e quella del suo predecessore l’album d’esordio dei Provincials, ci dice come il criterio di produzione di Andrea privilegi la qualità dei propri vinili. L’album in questione dei Lucerini Barsexuals è infatti provvisto delle necessarie qualità per piacere a noi fanatici del rock’n’roll più crudo ed istintivo. Sul lato a ci sono i Cramps più malati e sofferti ( Dancing On Your Grave e Holy Friday) ma anche pezzi più sostenuti alla Oblivians (Rye Whiskey e Hey You) senza parlare di un pezzo più “pop” alla Detroit Cobras (Bum Again). Sul b invece troviamo le suggestioni desertiche alla Thin White Rope con un tigre nel motore (Dead Dog), il rockabilly malato (Jesus Give Me One More Chance), il pezzo schiacciasassi veloce e cattivo (Why Do You Smile) per chiudere con il blues punkizzato e disperato (Ain’t Got Anithing). Mefitici avanzi di palude e inzuppati fino ai capelli nella musica del diavolo i Barsexuals sono pronti a soddisfare i vostri più bassi istinti sta a voi capire se siete pronti a percorrere la parte selvaggia della strada, quella dell’eccesso che conduce al palazzo della saggezza (citazione e contro-citazione!)
TRACKLIST
01.Dancing On Your Grave
02.Rye Whiskey
03.Down South Boogie
04.Hey You
05.Rudy Ray Moore
06.Bum Again
07.Junker Blues
08.Holy Friday
09.Dead Dog
10.Black Brown And White
11.Jesus Give Me One More Chance
12.Why Do You Smile?
13.Cock Doodle Do
14.Ain’t Got Anything
15.Mother Morphine
LINE-UP
Reverend Red Valantine / Sabbathor / Igor Mortis