I riferimenti dal punto di vista compositivo vanno ricercati nel versante old-school del genere, tra Morbid Angel, Cannibal Corpse, Autopsy e Obituary, solo per citare alcune influenze più o meno marcate che appaiono nel corso del lavoro. È chiaro che un confronto con nomi di questa portata potrebbe schiacciare chiunque ma i cinque ragazzi trentini superano brillantemente la prova dimostrando di saper maneggiare la materia con la necessaria competenza. Quattro i brani contenuti in Decaying Death, tutti ugualmente pregni di atmosfere morbose e prive di qualsiasi ammiccamento melodico, tra i quali spicca sicuramente la title-track, che alterna malsani rallentamenti a repentine sfuriate.
Se qualcuno dovesse intravedere in tutto questo un limite dal punto di vista della personalità, è anche vero, sotto certi aspetti che, in determinati contesti, una sana dose di integralismo è sempre la benvenuta e pazienza per chi ricerca a tutti i costi quella pseudo originalità che, spesso, maschera solo la mancanza di idee. Alla musica dei The Beyond manca forse qualche variazione sul tema volta a squarciare di tanto in tanto il muro sonoro da loro eretto, magari concedendo un minimo di spazio in più alla chitarra solista per dare più respiro alle composizioni ma, francamente, questo passo d’esordio è oltremodo positivo. Chiaramente va verificata la tenuta sulla lunga distanza ma le premesse sono del tutto incoraggianti.
Tracklist :
1. Decaying Death
2. Crime and Punishment
3. Tortured ‘till Redemption
4. Mass Lobotomy
Line-up :
Moreno Visintainer – Bass
Corrado Menegatti – Drums
Michele Segata – Guitars –
Federico Visintainer – Guitars
Michel – Vocals