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Recensione : The Cleopatras Bikini Grill

The Cleopatras Bikini Grill // Le Cleopatras sono, in un mondo nelle quali troppo spesso queste latitano, una vera e propria garanzia.

The Cleopatras Bikini Grill

Le Cleopatras sono, in un mondo nelle quali troppo spesso queste latitano, una vera e propria garanzia.

Le vedi agli eventi che “contano”, le senti dal vivo e ti fanno la solita – ma niente affatto scontata – grandissima impressione. Insomma sono come la Y10, piacciono alla gente che piace.

E’ per questo che quando esce un loro nuovo disco tutti i nostri cuoricini di panna (che effetto nefasto hanno fatto gli spot sulle nostra psiche) battono all’unisono in spasmodica lietezza. Ovviamente le nostre non tradiscono neanche in questa occasione proponendo la consueta ricetta che le ha rese una band conosciuta e rispettata nel nostro ristretto ma selettivo mondo. Il disco viene aperto da We Strike un pezzo surfeggiante che ha però ben metabolizzato i precetti del punk 77, seguono The Unicorn un brano wave memore del (miglior) suono indie alla Throwing Muses ed il singolone Kiss Kiss Kiss in puro stile Joan Jett / Suzi Quatro.

Le ragazze non lo vogliono ammettere ma Mal di Testa è dedicata a me che, come il divo Giulio Andreotti, soffro di emicrania dalla fanciullezza.

La scaletta continua con il crescendo lascivo di Dai Dai Dai, lo sbarazzino pop punk di Cabot Cove in odor di Jessica Fletcher e un pezzo camp alla B 52’s come China White. Ah, un consiglio al maestro Quentin Tarantino: perchè nel prossimo film non ingaggiare le Cleopatras a suonare Maldito su di un palco improvvisato? Altro che 5.6.7.8’s! Lascio per ultime le due canzoni che io preferisco di cotanta scaletta ovvero quelle nelle quali compare la vena più garage e grintosa che il quartetto sa sfoderare We Don’t Play Like Me e Travelling Drugstore.

Bikini Grill è destinato a diventare il disco dell’estate tanto che sulla riviera ligure gli ambulanti stanno già cominciando a spacciarne copie contaffatte su cd e financo su musicacassetta.

Un po’ come succedeva con i dischi degli Squallor e di Sandy Marton alla fine degli anni ottanta. Ehi io mica la ho vista tale situazione, me la hanno raccontata i miei amici più grandi.

Altre recensioni o Podcast  sulle Cleopatras:

The Cleopatras – Cleopower

The Cleopatras – La Maledizione Del Faraone

Adventure With The Saint Episode N° 25 The Power Artists

Adventure With The Saint Episode N°15 – The Persistent Patriots

 

The Cleopatras Bikini Grill

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