Le “The Courtneys” arrivano da Vancouver B.C. e suonano uno slacker-pop da spiaggia fresco ed orecchiabile, talvolta malinconico.
Escono su Flying Nun, storica label neozelandese, una sicurezza in ambito alt-rock e alt-pop, e sfornano un disco che non annoia un secondo, strizza l’occhio al rinascimento 90s dei giorni nostri e, passandomi il termine, gasa. La gioia prodotta dall’ascolto di dischi come “II” è frutto di poche ma significative ragioni: chitarre distorte, basso incessante, cantato naif e assenza di inutili orpelli, a favore di un’alta fedeltà alle sacre scritture dell’alternative americano; la solidità e la coerenza di fondo di questo lavoro valgono da sole il prezzo del biglietto. Ovviamente si tratta di un disco, come altri, che rimarrà nel cuore di pochi; chi ama questo sound sarà invece ripagato da una delle band più interessanti dell’intero panorama alt-rock.
“Silver Velvet” apre le danze con versetti da girl group come “nothing you say, nothing you do could stop me from thinking about you” e basso ipnotico; “Country Song” ha il ritornello più orecchiabile del lotto; “Minnesota” è il pezzo più malinconico, “Tour” il più esuberante.
Ma sono i sei minuti di “Lost Boys” ad essere il vero picco emotivo di questo lavoro ed il momento più psichedelico; una filastrocca elettrificata che strizza l’occhio ai Velvet Underground.
Disco consigliatissimo.
TRACKLIST
1 – Silver Velvet
2 – Country Song
3 – Minnesota
4 – Tour
5 – Lost Boys
6 – Virgo
7 – 25
8 – Iron Deficiency
9 – Mars Attacks
10 – Frankie
LINE-UP
Crazy Courtney: Bass + backup vocals
Classic Courtney: Guitar + backup vocals
Cute Courtney: Drums + lead vocals
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