Volendo fare i tecnici nei The Devils si trova un sacco di roba; blues, country, rockabilly, garage, ma loro sono davvero un qualcosa tutto da godere, e per farlo é necessario gustarseli alla luce della loro violenza sonora che raggiunge, e travalica, il punk hardcore.
Chitarra e voci distorti ed una batteria di quelle che le senti il sabato sera e ti martellano fino a mercoledì.
Il rimando visivo che si ha ascoltandoli è quello di una sala di un posto non meglio identificato in cui tutti pogano selvaggiamente con una bottiglia in mano.
Si amano, si odiano, non c’è posto per le emozioni di mezzo, ci si fa male, ridendo, tutti, quando si danno e quando si prendono, l’importante è lasciarsi trasportare dall’ebbrezza.
Questi non sono un gruppo, “sono dinamite”.
Erika Switchblade (batteria e voce) e Gianni Blacula (chitarra e voce) formano il duo nel 2015 a Napoli, suggestionati dalla visione di The Devils, film del ’71, e spinti da un disincanto misantropico.
Amanti di B-movie dell’orrore, hanno dei trascorsi nel punk (Erika) e nel blues (Gianni) e la loro anticristianità li ha portati talvolta a scegliere dissacranti vesti di scena da suora e prete in versione r’n’r, oltre a brani che si addicono alla situazione (“Don’t Tell Jesus” può essere un esempio, ma è in buona compagnia) e un cantato che va dal rabbioso al beffardo.
I tre album finora all’attivo sono stati pubblicati nel 2016 (Sin, You Sinners! – Voodoo Rhythm Records), 2017 (Iron Butt – Voodoo Rhythm Records) e 2021 (Beast Must Regret Nothing – Goodfellas), quest’ultimo con la collaborazione del recentemente scomparso Mark Lanegan alla voce in “Devil Whistle Don’t Sing”.
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