Una fanzine non recensisce, sostiene, urla e freme. Inyoureyes è sostanzialmente questa cosa e i Dirtiest sono esattamente ciò del quale si ha un bisogno fisico, impellente di parlare, un’eccellenza italiana nel mondo, una band grazie alla quale si può dire il punk sarà pure morto ma voi fottetevi.
Ed ecco quindi il ritorno in grandissimo stile del gruppo fiorentino: sedici schegge ferrose e acuminate – tutte al di sotto dei due minuti di durata – che ti si infilano sotto pelle e dalle quali nessun artifizio medico ti potrà liberare. Il grande spettacolo pirotecnico sì apre con Kim Jong Un e subito sembra di ascoltare uno splendido singolo della Rip Off diciamo i Loli and the Chones tanto per farsi un’idea, Ku Fu suona come i Makers spaccaossa degli esordi e Sushi Cin Cin rimanda ai Vapors di Turning Japanese con un tocco di adrenalina in più.
Oh Stupido sono i Buzzcocks che suonano ai mille all’ora, Hunchback è il garage punk che violenta l’hardcore, Hassan al Bar sono i Ramones che suonano in una bettola di Kabul di fronte agli attivisti più invasati di Al Qaida, Mao Tze Core i Black Lips sotto anfetamina, I Hate Halfprint i Cock Sparrer o gli Sham 69 che cozzano contro i Sonics in un incidente stradale senza la possibilità di constatazione amichevole e Bermuda’s Wolf gli Zeros incendiati sulla via di Damasco.
Sooka è un disco fantastico, un manifesto sonoro di tutto ciò che vorrei sempre sentire; se in voi alberga uno spirito davvero iconoclasta, una propensione anti fashion come l’avrebbero intesa i Social Distortion si parla di un ascolto non consigliato ma obbligatorio.
The Dirtiest Sooka
Tracklist
1. Kim Jong Un 01:20
2. Ku Fu 01:18
3. KGB Inferno 01:27
4. Sushi Cin Cin 01:18
5. Fighting For RNR 01:50
6. Oh Stupido 01:15
7. Hunchback 01:24
8. Topo Gigio 01:38
9. Hassan Al Bar 01:57
10. Otto Van Kartoffel 01:21
11. Mao Tze Core 01:54
12. I Hate Halfpints 01:44
13. Zar-Bomb 01:37
14. Barmuda´s Wolf 01:49