In questo mese dal Regno Unito sono arrivate parecchie belle novità musicali. Una di queste è sicuramente There is only now. Il sesto album dei The Galileo 7 (in attività dal 2009, hanno anche qualche singolo alle spalle) è uscito pochi giorni fa (21 Giugno) per la Damaged Goods Records, etichetta fondata nel 1988 con un catalogo veramente interessante (consiglio ai dipendenti dal vinile uno sguardo).
Allan Crockford (chitarra e voce), militante sin dagli 80’s in molti gruppi, tra cui i i The Prisoners come bassista, aveva scritto un po’ di testi. Così insieme a Paul Moss (basso e voce), Viv Bonsels (tastiera e voce) e Matthew ‘Mole’ Lambert (batteria e voce, conosciuto come l’uomo più impegnato nel garage-rock, membro anche dei Baron Four e bassista nei The Embrooks) si sono ritrovati a Medway, terra musicale che ha dato i natali anche a Graham Day, James Taylor (entrambi nei The Prisoners con Allan) e Billy Childish.
Il fatto che in quest’ultimo lavoro cantano tutti i membri della band conferisce all’album un energia davvero coinvolgente, che accompagna perfettamente il loro stile, un misto di Psych-pop, Garage-rock e Freakbeat. Personalmente non conoscevo la band, ma mi ha sin da subito affascinato.
There Is Only Now (con una fantastica copertina dalle tinte surrealiste realizzata da Darryl Hartley), composto da 12 brani, si apre con Everything is Everything Else e con Too Late. I due brani iniziano con riff di chitarra che catturano da subito la mia attenzione. Se i G7 hanno una velata vena pop, non c’è niente di negativo in tutto ciò. Infatti i 60’s inglesi e la psichedelia hanno maggiore influenza sulla band e questo fa si che il loro risulti un mix esplosivo.
A seguire troviamo There is Only Now… leggermente più lenta rispetto alle prime due, con cui la band chiude questo trittico d’apertura, dal sapore di manifesto intellettuale. La band prosegue la carica con i due brani seguenti, Slipping Away e Let Go, prima di arrivare alla chiusura del primo lato, dove troviamo The Word Look Different Today, lenta, psichedelica, come certe volte è il mondo…ma tutto cambia.
Il lato B si apre con Looking Up e The Last Hour of Aldous Huxley (scrittore distopico, che sperava in un’umanità migliore)…sembra che ci sia una rinascita. Così, nella prima, i Galileo 7 riprendono con la loro consueta esplosività, mentre nella seconda la psichedelia si unisce a un ritmo più esotico. In un attimo però torniamo in Inghilterra, con Crooked Smile e I Dreem of Sleep…due brani dal sapore beat molto energici. Dandy in Aspic (questa canzone la ascolterò fino allo svenimento, che per il momento non è ancora sopraggiunto), ci prepara al meglio alla finale (I’ve Got Theme Old) Microcosmic Blues (Again).
Non vedo l’ora di avere questo album, con un sound davvero figo e un messaggio di fondo che mi ha colpito molto…C’è solo ora!!!
1) Everything is Everything Else
2) Too Late
3) There is Only Now
4) Slipping Away
5) Let Go
6) The World Looks Different Today
7) Looking Up
8) The Last Hours Of Aldous Huxley
9) Crooked Smile
10) I Dream Of Sleep
11) Dandy in Aspic
12) (I’ve Got Them Old) Microcosmic Blues (Again)