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Recensione : The Gentlemens – Hobo Fi

Gentiluomini? Ma chi volete darla a bere?!?

Grazie alle mie qualità di persona vecchio stampo, forse dovute alla mia età non più verdissima, sono stato più volte soprannominato l’ultimo dei gentiluomini.

Questo indubbio complimento mi è stato tributato da molte persone di sesso maschile e da moltissime di sesso femminile, ciò vi farà facilmente desumere di quanto questo omaggio alla mia persona mi abbia portato parecchio piacere quanto scarsissime esperienze sentimental-sessuali, ed alla inossidabile conclusione che le donne adorino le qualità morali ma che prediligano le persone più grezze ed insensibili. Che farci? Se si nasce gentiluomini lo si resta tutta la vita e se invece ci si denomina gentiluomini e invece si è brutti sporchi e cattivi vuol dire che si è una rock’n’roll band di mentitori seriali. Questo è il caso di questo terzetto anconetano che dimostra nelle tredici canzoni di Hobo Fi un’ulteriore crescita rispetto al suo già pregevolissimo predecessore. Fermo restando che è tutto il disco va ascoltato con inalterata attenzione, ed indubbio piacere, vi citerò i sei pezzi che più mi hanno colpito. Il primo fra questi, ed anche il mio preferito in assoluto, è Get On un brano di puro rock’n’roll come se ne sente raramente; a voglia di dire che ormai nel nostro campo è già stato scritto tutto se c’è sempre qualcuno, in questo caso i Gentlemens, pronto ad aggiungere un piccolo ma significativo tassello. Gli altri sono il country-punk di Radio Plays, il garage-blues che sa di sixties ma senza l’innocenza di quegli anni Tell Me Goodbye, la ballata emozionante e per nulla tediosa Hate Me, il sax stoogesiano (una band che ha influenzato tutti noi che abbiamo avuto la velleità di suonare raw rock’n’roll) di Nomore A Wrong Note per chiudere con un pezzo alla Nick Cave tipico del primo album dei Grinderman Into The Rough. Sperando che queste righe non mi procurino una lettera da un legale rappresentante della band per la poco edificante immagine con la quale l’ho descritta, vi consiglio caldamente questo disco perché, come dicevo poche righe orsono, sarà pur vero che nel rock’n’roll non c’è più nulla da inventare ma dare un contributo affinché la sua lunga vita prosegua radiosa è sempre cosa degna del massimo rispetto.

TRACKLIST
1) Don’t You Feel Allright? 2) You Move Me 3) Get On 4) Howlin’At The Moon 5) Radio Plays 6) Tell Me Goodbye 7) Candy Man 8) Black Soldier 9) Hate Me 10) Nomore A Wrong Note 11) Far From You 12) I Said No 13) Into The Rough

LINE-UP
P.F. : Guitar/Drums/Vocals/Organ/Harp D.F. : Guitar/Drums/Vocals G.B. : Guitar/Drums/Vocals

www.gentlemens.com

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Marco Balestrino è una fucina di idee, lui vive, pensa e agisce sempre in base alle sue passioni; è un puro ed i Klasse Kriminale sono il suo credo in qualsiasi momento della sua vita.

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