iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : The Haggis Horns – Return Of The Haggis

Dodici pollici che anticipa l'uscita del disco previsto per il prossimo inverno, ed è grande power funk.

Dodici pollici che anticipa l’uscita del disco previsto per il prossimo inverno, ed è grande power funk, come sempre da questo gruppo di Leeds, considerato da Mark Ronson la migliore sezione fiati del pianeta, dato che se li è anche portati in tour.

Ascoltando questo disco non ci stupiamo, e dopo due dischi sulla lunga distanza, tanti singoli di successo, molti concerti e dieci anni di onorata carriera, gli Haggis Horns ci stupiscono ancora.
Questi tre pezzi, uno nel lato a e due nel lato b, li colgono al massimo della loro forma, potenti e dritti verso la meta, che è quella del bel suono e del godimento sonoro.
I primi due brani, I Can’t Stop the Feeling feat. Lucinda Slim, e Return of the Haggis sono pezzi che ritroveremo nel nuovo album, e fanno capire che gli Haggis Horns punteranno molto in alto, come loro consuetudine.
Questo gruppo ne ha fatta molto di strada, a partire dalla loro prima apparizione nella seminale compilazione “Keb Darge presents the new Mastersounds” uscita nel 2011 per la BBE Records.
Il loro suono è un funk molto potente e con il canto molto vicino alla musica soul, con qualche inserto di acid jazz, soprattutto per l’eleganza delle composizioni.
Uno stile totale e davvero molto godereccio, che li ha fatti apprezzare in tutto il mondo.
La canzone finale è un remix del primo singolo del gruppo Hot Damn !, con la possente voce di John McCallum.
Un dodici pollici extra lusso che ci da la sicurezza che anche il prossimo lp dei The Haggis Horns sarà un ottimo disco.

Tracklist:
1 I Can’t Stop the Feeling feat. Lucinda Slim
2 Return of the Haggis
3 Hot Damn ! ( Haggis / JD73 remix ) feat. John McCallum

Line-up:
Malcolm Strachan – Tromba
Atholl Ransome – Flauto
Rob Mitchell – Alto, Baritono
Ben Barker – Chitarra
Luke Flowers – Batteria
Dan Goldman (JD73) – Tastiere
Kenny Higgins – Basso

THE HAGGIS HORNS – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Maw, Morlocks, Haven

The Queen Is Dead Volume 133 : Maw, Morlocks, Haven

Psichedelia desertica e sognante con i polacchi Maw, industrial elettronica e neoclassicismo con il nuovo ep degli svedesi Morlocks e si chiude con il bellissimo debutto dei berlinesi Haven, qualcosa di davvero differente.

Nàresh Ran – Praesens

Questo lavoro di Nàresh Ran, fondatore dell’etichetta Dio Drone e monaco della musica underground italian, si intitola “Praesens” esce per Toten Schwan Records e Breathe Plastic Records

Perry Watt – Uno contro uno contro tutti

Hardcore hip hop per pochi, violento e veritiero, bellissimo, ossessivo e oscuro, non si può non amarlo se non vuoi etichette e tanta finta bontà e correttezza. Lotta musicale armata e che non ci intrattiene ma che sostiene il caos, ascoltare “Cieli rossi” che è una delle canzoni politiche più belle degli ultimi trent’anni.

Age Otori – Age Otori

Age Otori presenta un suono avvolgente e distorto, mescolando eleganza e grinta. Scopri il loro fantastico esordio discografico ora!

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP