Thème et variations (in italiano Tema e Variazioni) è una composizione per violino e pianoforte del compositore francese Olivier Messiaen (1932).
Il recensore è impazzito, penseranno i più…ci aspettavamo che ci raccontasse di questa band italiana di thrash tecnico, eravamo pronti a fare headbanging fino a farci venire il torcicollo, in trepidante attesa di chitarre potenti, assoli distorti, drumming da far tremare il pavimento (e far incazzare il vicino…) e vocalizzi ruvidi, un po’ alla Mille Petrozza…e costui ci parla di violini e pianoforte?
Calma! Tutto quanto sopra, in poche righe sintetizzato, corrisponde al vero! Ma allora perché “minacciarci” con una premessa che parla di un’opera classica di inizio secolo scorso?
Semplicemente perché, “Theme and Variations”, secondo album (autoprodotto) degli italianissimi thrasher The Healing Process (il primo, di esordio, sempre Self-Produced “Locked Inside Yourself” era uscito nel 2022) fonda le sue principali ispirazioni in una sorta di “concept” album (intendiamoci, non alla King Diamond; qui i testi non seguono necessariamente un racconto, una storia ben precisa), basato su un “Tema” ben delineato: il ribrezzo incondizionato verso tutto il “marcio” della Società, il “guasto” morale, degenerato, spesso corrotto, che – purtroppo – oramai contraddistingue (anzi segna profondamente) in un progressivo peggioramento, il nostro Mondo, la nostra Vita, il nostro modo di Essere, insomma, l’Esistenza Umana del contemporaneo. Se vogliamo, potremmo, da un mero punto di vista lirico (e non musicale quindi), definire i Nostri, una sorta di Anarco Punk “Seventies’ Style”.
In realtà, la mia associazione di idee dell’inizio (per la quale sicuramente mi son preso del matto) trova anche una sua ben precisa corrispondenza nella parte musicale.
Tema e variazioni (musicalmente parlando) prevede un unico periodo musicale che si ripete più volte. Il “tema e variazioni” è una forma musicale monopartita. Essa si basa sul principio della ripetizione variata. In base al tipo e alla quantità degli elementi modificati, il tema può trasformarsi fino a diventare irriconoscibile.
Ed in effetti, ascoltando profondamente et attentamente l’album, grazie soprattutto alle indubbie capacità tecniche dei due members (Carlo B. – voce, chitarra e basso – ed Enrico M. – batteria), fin dalle prime note, si parte per un viaggio (aggiungerei parecchio “incazzato, ma sempre pulito”) di cui si conosce appena il primo kilometro, ma che poi, si sviluppa, spesso inaspettatamente, in un reticolo di bivi e scorciatoie. Elemento che ci permette di assaporare un album, mai scontato e che ci mantiene sempre vigili ed attenti, nell’attesa della nuova sorpresa!
Note finali, necessarie per il nuovo ascoltatore:
Il cantanto è principalmente in italiano; musicalmente molto vicini a band quali Heathen, Dark Angel (citati da loro stessi come fonte di ispirazione) a cui personalmente aggiungo un po’ di Atheist (Piece Of Time) Death Angel (The Ultra-Violence) e Vio-Lence (Oppressing The Masses), con una buona “spruzzata” di Kreator (“Extreme Aggression”); se poi prendiamo la track “Nothing At All”, facciamo addirittura un salto…nel “South Of Heaven” (a buon intenditor…).
Ultima nota, nella prima traccia “Step In Line” suona un “certo” Paulius Navickas, super chitarrista dell’ottima band Lituana Phrenetix.
Buon ascolto!
I The Healing Process sono su:
Bandcamp: https://thehealingprocess.bandcamp.com/
Instagram: https://www.instagram.com/thehealingprocessbandofficial/
YouTube: https://www.youtube.com/@thehealingprocessbandofficial/
I The Healing Process sono: Carlo B. (chitarre, basso, voce) – Enrico M. (batteria)
Contatti:
Email: thehealingprocessbandofficial@gmail.com