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Recensione : The Mads – What I Need / Virtual World

Acquisto obbligato per ogni modernista che si rispetti e fortemente consigliato a tutti gli amanti del miglior rock'n'roll.

Quando ero ragazzino, un’era geologica fa, il paese nel quale vivevo e che tuttora mi ospita, era infestato da una grave piaga: i paninari.

Si trattava di esseri vestiti in modo multicolore e soprattutto molto costoso: figli del loro tempo, erano personaggi infrequentabili e, in fondo, non facevano che far intravvedere un futuro che si sarebbe dimostrato molto fosco.
Ovviamente non potevo uniformarmi con loro e allora mi guardai attorno: la seconda colonia umana presente nel mio triste borgo erano i metallari.
Vestiti in pelle e coperti di borchie anche loro non facevano per me,erano grezzi e conservatori,per non dire apertamente fasci, dei ribelli esteriormente ma intimamente portabandiera delle tradizioni più retrive.
Minoritari, ma anch’essi presenti erano i dark, i punk e gli skin,con loro i rapporti erano invece molto buoni ma, per un motivo o per l’altro, non mi sentivo di far parte neanche del loro giro.
Ero sconcertato, un agnello solitario in un mondo di lupi, ma non ci volle molto tempo per capire quello che faceva per me: io ero un mod.
Come molti altri avevo visto “Quadrophenia” su una tv privata di allora e avevo capito che io mi sentivo mod, nell’estetica (anche se non sempre) e sopratutto nell’attitudine.
E poi amavo la musica modernista: Who, Small Faces, Jam, Secret Affair e una moltitudine di altre band fantastiche.
Da quell’era geologica sono passati, ovviamente, un’infinità di anni ma c’è chi, come i milanesi The Mads, si ostina nell’anno del signore 2015 a proporre quel suono esaltante che mescola beat e rhythm’n’blues.
E nessuno più di loro può rivendicare la paternità del mod-sound in Italia visto che la loro data di formazione risale addirittura al 1979.
Riformatisi nel 2012 propongono ora questo scintillante 45 giri in vinile bianco che dimostra come fondere assieme melodia, dinamicità e classe sia sempre fondamentale per comporre ottima musica.
Acquisto obbligato per ogni modernista che si rispetti e fortemente consigliato a tutti gli amanti del miglior rock’n’roll.

Line-up:
Luis Bergamaschi – basso
Mauro Fossati – batteria
Toni Graziani – chitarra solista
Marco Pertusati – voce e chitarra ritmica

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