Il rock’n’roll è nato per intrattenere e divertire. Ve lo dice uno come me che nel corso di questa vita è riuscito a farsi tatuare il logo dei Ramones e la copertina di Unknown Pleasures dei Joy Division in una sorta di rafforzamento del concetto del soldato Joker che in Full Metal Jacket portava sull’elmetto il simbolo della pace e la scritta born to kill, quindi vi potete fidare.
E se vi volete divertire ascoltando un disco rock’n’roll fino al midollo affidatevi anima e corpo a questo album dei Midnight Kings, quattordici pezzi che a primo ascolto mi hanno ispirato uno dei miei soliti paragoni strampalati, eccolo, un riuscitissimo ibrido fra il David Johansen trasformatosi in Buster Pointdexter ma più punk e meno swing, i ed i Flamin Groovies. Finora per queste mie fantasiose descrizioni non ho ancora ricevuto citazioni legali e finché non ne riceverò una continuerò imperterrito a formularne.
Ovviamente in questo disco c’è molto più di questo, innanzitutto l’indubbia capacità nel maneggiare gli strumenti dei navigati membri della band accompagnato da un feeling ed un’abilità di intrattenimento davvero al di sopra della media. Premettendo che i pezzi sono tutti di livello altissimo ne cito alcuni giusto per darvi un’idea di cosa andrete ad ascoltare. Sul lato a ad esempio spiccano il surf intriso di pop di Another Kiss e la capacità di filtrare i suoni dei sixties se non addirittura dei fifties con quel tribalismo punk che ha visto nei Cramps gli indiscussi maestri espressa in I’m Takin’Off.
Sul b invece si fanno notare il rockabilly scintillante di Mish Mash Mary che sembra provenire da quelle splendide compile di gruppi americani sconosciuti ma ultra wild degli anni ’50, il pathos e la sensualità con cui la band coverizza I Idolize You di Ike Turner ed il rhytm’n’blues sostenuto da una sezione fiati ultra pompata di The Midnight Ride. Se fate vostra la versione in vinile, ma d’altronde album come questo si devono avere in vinile, troverete due pezzi in più, e che pezzi!
Dance With The Midnight Kings è un vero e proprio manifesto programmatico mentre la versione di Twist It Up è esplosiva almeno quanto l’originale. Si tanto mi da tanto i Midnight Kings dal vivo devono fare faville, non per niente appena questa recensione sarà pubblicata su Inyoureyes ho intenzione di spedirgliela e di proporgli una data a queste parti, secondo me, come ripetuto alla nausea da Guido Meda, sono in grado di scatenare l’inferno.
TRACKLIST
1) Millo’s In Love,
2) Oh Baby Don’t You Weep,
3) Another Kiss,
4) Hey! Mathilda,
5) I’m Takin Off
6) The Caveman
7) Dance With The Midnight Kings,
8) Mish Mash Mary,
9) Give Me Money Back
10) I Idolize You,
11) She’s The Boss
12) One Hundred Nights
13) The Midnight Ride
14) Twist It Up
LINE-UP
Metius King – Vox & Sax,
Jojo King – Guitar & Vox,
Little Lucio – Drums & Vox,
Momo King – Bass & Vox,
Andy King – Guitar & Vox,
Millo King – Tambourine & Marraccas