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Recensione : The Movement – Outrage!

I tre danesi sono una band che, se su disco esalta, nella dimensione live lascia esterrefatti per tecnica, grinta e coesione, una piccola macchina da guerra pronta ad esplodere.

Alcune sere prima di scrivere questa recensione ho avuto il privilegio di ascoltare i Movement in quel del centro sociale Pinelli di Genova.

I tre danesi sono una band che, se su disco esalta, nella dimensione live lascia esterrefatti per tecnica, grinta e coesione, una piccola macchina da guerra pronta ad esplodere.
A questo si aggiunga l’indubbia classe e il perfetto stile che la contraddistingue,i nostri infatti si presentano on stage con elegantissimi completi a tre bottoni neri, portati con la classe di chi lo stile non lo ha acquistato ma lo ha nel suo dna dalla nascita.
Ad assistere ad un concerto di tale livello c’erano non più di una trentina di persone il che pone alcune annose questioni: è tutta qui la cosiddetta scena ligure?
Se così fosse non ci si lamenti se la nostra regione viene snobbata dall’ organizzazione di questi eventi, non si venga poi a dire che non c’è nulla da vedere perché non basta come giustificazione che si trattasse di una serata in settimana, per disertare un evento che è terminato prima della mezzanotte.
Dissertando con Piergiorgio Baiardo, che dei mods genovesi è nume tutelare, si condivideva una malcelata amarezza per cotanta mancanza di interesse.
Ma bando alla tristezza per far posto a quanto il gruppo propone che poi è, niente di meno e niente di più, di quella che dovrebbe fare una mod band, vale a dire una miscela esplosiva che va dagli Who più grintosi passando per Clash, Jam, Secret Affair, lo ska più dinamico della Two-tone per arrivare ai più recenti Ordinary Boys, che, a differenza dei Movement, hanno però meno attitudine e una limitata dose di energia.
Non è forse una delle proposte più allettanti che esistono?
In questo ultimo Ep i nostri propongono quattro canzoni che racchiudono in esse l’esplosività che la band sa dimostrare sul palco, ma, se volete il mio spassionato parere, andrei a recuperare anche quanto prodotto nei precedenti anni della loro attività: si tratta di musica che esalta ma che non dimentica di veicolare messaggi importanti e spesso ignorati, se non mistificati e denigrati dai media ufficiali
The band that likes to say no!!! 100% anti-establishment, volevate un’altra ragione per la quale acquistare i loro album? Eccola!

Tracklist:
A1 Outrage
A2 This is Your Life
B1 It’s All In Your Mind
B2 Smashing Up The World

THE MOVEMENT – Facebook

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