primo ep per questa band di Detroit, che continua la tradizione rock della città dei motori. Prendete poi un produttore già noto, Jim Diamone, già con gli White Stripes e i Mooney Suzuki e il gioco è fatto. Alla voce troviamo Alicia Gbur, una ragazza dalle indubbie capacità, che dà una marcia in più al gruppo. Il cd si apre con “my little birdie”, canzone piacevole e divertente, con una bella voce e un tastiere vintage, si continua con “gotta get it”, altra canzone ben fatta, e poi nella terza traccia, “never be my man”, abbiamo una dimostrazione di cosa può fare la Gbur alla voce. Ma tutti i componenti del gruppo hanno gli giusti spazi, come si può ascoltare in “how low how obscene”, forse l’episodio migliore dell’ep. In “bittersweat” i Nice Device sembrano quasi gli Hellacopters di qualche anno fa, quando scrivevano canzoni decenti.In “back to the city” troviamo poi un bel coro molto cantabile , confezionato apposta per i concerti.In definitiva un buon gruppo, che se ripulito da quei elementi un po’ troppo garage riuscirà a vendere molto, e così potrete dire che voi li sentivate prima del successo. E non vi annoierete, perché i Nice Device sono molto divertenti, molto di più di qualche gruppo loro concittadino.Nel cd trovate poi una traccia video