i Me, The Other And hanno acquisito le cose migliori del trip hop e non solo per arrivare a schiudere le ali e fare qualcosa che potrebbe essere definito come il soul, una nuova veste per un uomo elettronico.
Suoni ovattati ed eleganti, uno sfondo bianco perfetto, una voce di uomo e una voce di donna raccontano ciò che si è rotto senza possibilità di essere riparato : il genere umano. A testimonianza che il destino è un ouroboros e la bocca della storia morsica sempre la coda, ecco che un disco che narra della morte della razza umana sia il risultato di un incontro tra tre personalità differenti, sia per quanto riguarda la musica che il resto.
Tutto ha inizio da Lorenzo, che è stano di questo massacro chiamato civiltà e scrive e suona musica. In rete conosce Chiara e Paolo ( l’Italia è l’uncia nazione dove l’unione di questi due nomi genera ilarità), e decide di fare canzoni con loro, tracce che finiscono in questo disco. Le loro canzoni sono di una delicatezza terribile, come morire mentre si viene accarezzati da una mano di donna, mentre tira la prima brezza autunnale con il sole splendente.
La voce di Chiara è caldissima, alta e non si perde mai, anzi anche quando non canta sembra che lo faccia, poiché si aspetta e si desidera che in ogni momento ritorni. Paolo è il suo principio complementare, una voce maschile non particolarmente bella, potente o dolce, ma come un navigato crooner elettronico arriva dove deve arrivare e ci entra nel cuore. La musica che è il vero io narrante di questo progetto, è elegante, seducente ed è in realtà una narrazione elettronica, un lembo di trip hop musicalmente più avanti, sia come composizione che come esecuzione, essendo suonato, e tutto acquista maggior valore.
La narrazione contenuta nel disco è una richiesta di un umanità migliore, ma anche uno specchiarsi nella malinconia e nel dolore, e il tutto è fatto splendidamente da questi tre ragazzi, che hanno trovato una via musicale diversa.
Tenebre e qualche luce, vita e morte, in un gioco di contrari e di musica dolce ma allo stesso tempo terribile, i Me, The Other And hanno acquisito le cose migliori del trip hop e non solo per arrivare a schiudere le ali e fare qualcosa che potrebbe essere definito come il soul, una nuova veste per un uomo elettronico.
TRACKLIST
01. Intro
02. She’s got no name
03. Paperstream
04. Young Lady
05. Over
06. Jazz
07. Getting Lost
08. Long Walks
09. Les Invalides
10. Hide
LINE-UP
rance, chiara, paolo.
URL Facebook
https://www.facebook.com/metheotherand