Tornano gli italiani The Black Rainbows con Cosmic Ritual Supertrip, in uscita per Heavy Psych Sounds, una della grandi etichette italiane di musica rumorosa. I The Black Rainbows sono maestri nel creare impasti sonori composti da fuzz, psichidelia e stoner, il tutto di altissima qualità, con distorsioni, riverberi ed echi di infinito.
Il titolo è già di per sé molto esplicativo di quello che è il disco, una cavalcata spaziale rituale, un viaggio che si rinnova ad ogni canzone. Questo disco è forse il lavoro della maturità assoluta per i The Black Rainbows che hanno qui amalgamato le loro migliori caratteristiche già fatte vedere nei dischi precedenti, aggiungendo una maggiore melodia malinconica che è molto bella e regala una maggiore ampiezza al loro suono. Il trio romano è al meglio della loro forma ed esplora un ampio arco sonoro, puntando al bersaglio grosso. Un disco che regala molti ascolti e molte psichideliche gioie.
Rimaniamo nell’ambito della musica pesante con forti tocchi di psichidelia con il nuovo disco dei veneti Kayleth, Back To Earth 2020, per i tipi dell’Argonauta Records. I veronesi ci raccontano il ritorno della navicella Kayleth su di una terra devastata dagli uomini, in preda ad una lenta agonia. Attraverso dieci pezzi di stoner mai ovvio e molto influenzato dalla psichedelia i Kayleth ci raccontano una storia molto interessante.
Questo gruppo riesce sempre ad intessete nuove trame sonore in un genere che è molto inflazionato e nel quale, sebbene la media sia piuttosto alta, si sentono raramente cose originali.
I Kayleth hanno un incedere psichedelico e anche un po’ blues, con una grande melodia di fondo, il risultato di una ricerca sonora di un groove che non si fermi mai. Un elemento molto distintivo del suono del gruppo sono i sintetizzatori di Michele Montanari che si amalgamano molto bene con il resto del gruppo, per un qualcosa che vibra ed affascina.
L’ultimo disco di questa puntata è Enter The Mirage dei The Sonic Dawn, molto probabilmente il miglior gruppo di psych folk attualmente in circolazione. Il gruppo danese confeziona il loro quarto e migliore, non che i tre precedenti non fossero anzi, ma qui la magia si compie ad ogni nota. Enter The Mirage è un disco analogico in tutto e per tutto, venuto fuori da due mesi di sessioni a Copenaghen, è strutturato benissimo ed è una continua esplosione di forme e colori, un viaggio per gli anni sessanta e settanta del passato millennio, una forma vivissima di psichedelica che si incrocia con il garage, e tanto folk, il tutto con un suono unico e particolare.
Praticamente impossibile trovare difetti in questo disco che è solo da gustare fino in fondo.
THE BLACK RAINBOWS :
KAYLETH :
THE SONIC DAWN :