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Recensione : The Queen Is Dead Volume 29 : Sunczar Mud Spencer Buzzyard Canyon Devouring The Mountains Volume 6

Sunczar \ Mud Spencer \ Buzzyard Canyon \ Devouring The Mountains Volume 6 // Minimo denominatore comune è la qualità di ogni uscita, e questo sampler la riporta in maniera fedele.

Torniamo in casa dell’italiana Argonauta Records per ascoltare la loro ultima uscita del 2021 e le loro prime uscite del 2022 che incombe nella nuova era pandemica. Cominciamo la nostra rassegna con i tedeschi Sunczar, alla loro seconda prova dopo l’ep The Unveiling del 2020.

Il disco si intitola Bearer Of Light è permeato da una vena stoner metal epica ed incisiva, i riffs di chitarra sono granitici e il costrutto sonoro è simile a gruppi come i Grand Magus e i Black Label Society, duri ma con una vena importante di psych e di melodia, che li rende molto interessanti. L’immaginario, come si può vedere nella bellissima copertina di MontDoom, è quello dei fumetti Marvel anni sessanta, guerrieri nello spazio ed avventure epiche, e lo rendono molto bene attraverso la loro musica, dura ma con un nucleo di melodia importante. I

l gruppo si è formato nel 2019, poco prima che scivolassimo in questa pazzia, e si è forgiato nel peggior periodo possibile per un musicista, una pandemia della quale ancora non si vede la fine. Questi tedeschi non si sono lasciati fermare e hanno prodotto un ep e questo lp, che è notevole.

Un gruppo che merita molto più di un ascolto, e che farà felici molti adepti dello stoner metal maggiormente epico.

Passiamo ora a qualcosa di totalmente differente con Mud Spencer, con Fuzz Soup, che è un gruppo formato da una sola persona, il meraviglioso polistrumentista Rodolphe che vive tra il Texas e l’isola di Giava in Indonesia.

Già queste coordinate renderebbero molto interessante il progetto, ma ascoltando il disco il tutto raggiungerà livelli clamorosi. La mista sonora di Mud Spencer è un fango composto da una fortissima influenza fuzz psych anni sessanta, un forte tocco di garage e di proto punk. Un’opera davvero interessante che scava a fondo nella psichedelia per trarne lati pressoché inediti, conditi anche da una certa durezza.

Gli elementi coinvolti sono molteplici, dall’organo a chitarre sfiammanti con distorsione davvero fuzz. Il livello musicale è molto alto, come assai elevato è anche il livello psicotropo del tutto, un vero e proprio viaggio.

L’amore di Rodolphe per la musica anni sessanta lo porta a scrivere qualcosa di molto inerente a quel periodo, riuscendo a cogliere anche una vena tenebrosa della psichedelia che è sfuggita a molti ma che ne è una componente fondamentale e qui è molto forte.

Ora spostiamoci in Connecticut per i Buzzard Canyon e il loro secondo disco Drunken Tales Of An Underachiever…The Saga Continues, un lavoro molto interessante e variegato.

I Buzzard Canyon sono nati nel 2013, hanno debuttato discograficamente con Hellfire & Whiskey nel 2016,  e annoverano fra le loro fila Aaron Lewis che milita nei When The Deadbolt Breaks che abbiamo recensito poco tempo fa. In questi anni i Buzzard Canyon suonano molto, sia negli Usa che in Canada, creandosi uno zoccolo duro di fans.

Ascoltando il disco si capisce molto bene il perché; loro stessi si definiscono Camaro Rock, dal nome della famosa autovettura molto anni settanta, giubbotti di pelle e volume alto. La voce femminile è molto affascinante e si fonde molto bene con il resto del gruppo, per un suono che prende molto da determinati modelli ma riesce a farne qualcosa di molto originale.

Ascoltare i Buzzard Canyon è un gran bel tuffo nella tradizione di un certo hard rock americano, che si fonde con lo stoner e il dooml ma non solo, dato che le capacità ed il talento del gruppo gli permette di affrontare anche percorsi diversi come nella bellissima ed onirica Gashole.

Un disco molto peculiare e che spicca anche nella notevole discografia Argonauta Records.

Chiudiamo questa puntata segnalando l’uscita del consueto sampler annuale dell’Argonauta Records, Devouring The Mountains, qui giunto al sesto volume.

La raccolta con i suoi diciotto brani offre una panoramica molto esaustiva sulle ultime uscite dell’etichetta di Arenzano, mostrando la grande ricchezza del suo catalogo, che spazia per molti generi e gruppi.

Qui troviamo un pò di tutto, dallo stoner all’hard rock, passando per la psichedelia declinata in moltissimi modi, il doom, il fuzz e tanto tanto altro. Minimo denominatore comune è la qualità di ogni uscita, e questo sampler la riporta in maniera fedele.

Name your price sulla pagina Bandcamp dell’etichetta.

The Queen Is Dead Volume 29 : Sunczar \ Mud Spencer \ Buzzyard Canyon \ Devouring The Mountains Volume 6

 

 

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