Quando ero ragazzino (nell’immediato dopoguerra) una cosa era usuale per noi giovani di allora:Il Bignami.
Si trattava di una serie di libretti riassuntivi su qualsiasi argomento che consentivano un apprendimento ad uso scolastico sommario ma spesso sufficiente.
Perché introduco questa recensione con questo cimelio del passato ormai stra superato da una wikipedia qualunque?
Semplice perché questo disco rappresenta un perfetto Bignami della musica che più mi piace.
I tre cavalieri del Sol Levante infatti propongono 14 pezzi che spaziano splendidamente nel meglio
dell’universo sixties.
Qui ce n’è per tutti i gusti,si va dal miglior garage dall’attitudine punk (“At the bottom”,”Unkind”,”Into a hole”),ai brividi dell’instro-surf (“El asesino”),dal western sound (“It’s my time) al selvaggio rhythm’n’blues alla Yardbirds/Animals (“You ain’t got soul” e “Don’t wanna know your name”)dal pop scintillante e beatlesiano (“Better off”), al mod sound alla Small Faces (“World on my shoulders”) dal suono garage-psych texano dei migliori Them (“Meant to be”) al finale festoso e sostenuto da una magnifica armonica “Be my Jane”).
Che i nostri siano tutto fuorché dei novellini lo dimostrano i tre album,gli altrettanti ep ed i quattro singoli già incisi nella loro vita artistica.
Ascoltando le loro canzoni infatti si coglie un’attitudine certamente ancorata al lo-fi ma che lascia intravedere quale sia la loro abilità nel maneggiare gli strumenti.
Anche la veste grafica del disco,che non deve mai essere sottovalutata,si dimostra all’altezza dei pezzi.
Ne viene fuori uno dei migliori album rock’n’roll (tout court) di questo 2015,ennesimo grande colpo della sempre più prolifica Groovie Records.
Tracklist:
1) At the bottom
2) Don’t walk down to me
3) El asesino
4) I’ts my time
5) Skeletons
6) Unkind
7) Yoain’t got soul
8) Day and night
9) Better off
10) Into a hole
11) Don’t wanna know your name
12) World on my shoulders
13) Meant to be
14) Be my Jane
Line up:
Chris Jack – Guitars/Vocals
Yuichiro Tomishige-Drums
Kensaku Muronaka-Bass