Titolo: The Substance
Regia: Coralie Fargeat
Produzione: Regno Unito/Francia
Anno: 2024
(Gran Bretagna, USA, Francia, 2024, 142’) con Demi Moore, Margaret Qualley, Dennis Quaid)
Elizabeth Sparkle, diva cinquantenne ormai in declino, decide di usare una droga reperibile sul mercato nero capace di replicare le cellule e generare un clone molto più giovane di chi s’è inoculato la sostanza; la sua riproduzione più bella e perfetta, si chiamerà Sue. Elizabeth andrà incontro a imprevisti e terrificanti effetti collaterali.
Un film su:
- il rifiuto dell’invecchiamento;
- la difficoltà di gestire solitudine e tempo libero;
- la bellezza a tutti i costi;
- il mondo degli affari che alimenta quello dello spettacolo;
- la mercificazione della donna;
- l’importanza di stare bene con se stessi;
- la perdita di equilibrio;
- il prezzo da pagare, a volte, per ottenere ciò che si vuole.
Da vedere perché la regista con questo film condanna non solo lo show business, ma anche l’attuale società che ti porta a credere che l’esteriorità, la bellezza sia l’unica cosa che vale la pena perseguire nella vita.
Le strette inquadrature sul corpo giovane e sodo, i dettagli di glutei, cosce, seni della versione migliore della diva, rendono molto bene lo sguardo che alcuni uomini posano senza il minimo rispetto sui corpi femminili ignorando (o facendo finta di ignorare) quanto sia offensivo e doloroso per chi li riceve.
Forse l’epilogo di “The Substance” è un po’ eccessivo, ma ci vuole comunque grande coraggio a terminare un film in una maniera così sfacciatamente splatter: una creatura mostruosa che schizza sangue a ettolitri.
Dedicato a chi si sente come Dorian Gray.
The Substance Trailer
Una risposta
L’epilogo suonava un po’ troppo “a la Garland”, purtroppo mi ha un po guastato il gusto del film che complessivamente è recitato davvero bene e non é mai scontato…