Ebbene sì, è giunto il momento, dopo anni di onorato servizio, di rivelare una triste quanto sorprendente verità: questa webzine (addirittura fanzine quando era ancora cartacea) non ha mai versato nelle mie esangui casse né una lira né un euro.
Ciò fa di uno scrittore, sia pur dotato, come il sottoscritto un semplice dopolavorista della kritica musicale ed è per questo motivo, ed anche per altri a voler essere sincero, che le mie recensioni vengono redatte con colpevole ritardo. Ma ci sono band ed etichette che vedono coinvolte persone troppo umanamente belle perché una loro uscita sia da me trattata mesi dopo il suo arrivo. Tra queste si possono indubbiamente annoverare Tiziano e Jacopo di Area Pirata e Joe, chitarrista del combo in questione, non me ne vogliamo gli altri membri del gruppo che saranno certo persone squisite ma che non conosco personalmente. Ma bando ai preamboli e via con l’analisi di questo album che è una bomba di rock’n’roll diretto e vibrante come non mi capitava di sentire da un pezzo.
Partendo dall’inciso che Kidnappings va goduto nella sua interezza, vado a segnalarvi i brani che più mi hanno colpito; si inizia con il sacrosanto tributo agli Stooges di Wet Yell che della band di Detroit di Ann Arbor presenta pure lo stesso tipo di percussioni tribali. L’anima garage-punk della band si palesa in tutta la sua irruenza in brani come Hypocondriac e Navajo; trovano poi spazio un pezzo di puro rock’n’roll come Lickin’Ears (il giro iniziale sembra quello di Louie Louie, versione Kingsmen, of course), una timida apertura al power-pop in Deep Town Mountain ed una coda finale di psychedelia strumentale degna dei primi Pink Floyd (quelli con Syd Barrett, anche se sarebbe inutile ricordarlo) offerta dalla canzone che da il titolo all’intera raccolta. Io, chi mi conosce lo sa, sono un vecchio petulante modello loggionista dei Muppets e tendo a ripetere i soletti concetti, uno di questi è quello che un album di rock’n’roll non deve durare più di mezz’ora, e questo, guarda caso, dura ventisette minuti e mezzo.
Per chi scrive un disco di rara intensità che tutti gli amanti del raw rock’n’roll dovrebbero ascoltare ma io, si sa, sono assolutamente e palesemente di parte…
TRACKLIST
1) Dead Lady
2) Wet Yell
3) Hypocondriac
4) Longman
5) Lickin’Ears
6) Saint Tropez
7) Navajo
8) St.Ufo
9) Deep Town Mountain
10) Bill Cosby
11) Kidnappings
LINE-UP
Bruno Ruggiero – Vocals
Nicola Plescia – Fuzz,Lead and Rhythm Guitar
Roberto Mirabella – Bass Backing Vocals
Gabriele Concas – Drums
Una risposta
Nei secoli dei secoli SANTO e grazie per la citazione personale!
Saluti da tutti i Superslots Terrible Smashers