Gli anni, si sa, passano per tutti, fatalmente ci invecchiano, fanno sì che sui nostri visi facciano capolino le rughe e,spesso, imborghesiscono le nostre abitudini.
Se a ciò si aggiunge una latitanza lunga ben sei anni beh c’è di che preoccuparsi seriamente.
Voi cosa vi aspettereste da un amico che non vedete da così tanto tempo?
Sì, ok, stiamo parlando di qualcuno che ha attorno a sé un’aura di miticità, ma come avrà agito il tempo sulle sue abitudini?
Mettiamo, butta caso, che stiamo parlando di una punk-band e che questa punk-band venga dal Canada e si chiami Vapids (eccolo l’alone di miticità di cui si parlava poc’anzi) voi miei cari lettori cosa vi aspettereste?
Che mi dite? Una bomba di singolo?
Troppo facile, d’altronde la domanda era troppo banale e la risposta davvero semplice.
Qui si tratta di tre pezzi davvero esplosivi, si inizia con Punitive Damage che mischia il punk newyorkese dei Dead Boys con la furia del sound settantasettino, segue la (leggermente) più melodica Thin Skin la cui fonte d’ispirazione sono gli immensi Ramones.
Il lato B è occupato da una sola canzone senza titolo che, a mio parere, bazzica più territori inglesi che non americani, ma forse si tratta solo di una mia impressione, resta il fatto che, anche in questo caso, stiamo parlando di un grande pezzo.
Questo, signore e signori, è puro punk-rock, un suono senza tempo che se ne strafrega dello scorrere degli anni e che suonerà sempre fresco anche nei secoli a venire.
A proposito lo sapete qual’è stata l’ultima etichetta che ha fatto uscire qualcosa dei Vapids?