Lo puoi affrontare in modo calligrafico e, anche se possiedi una tecnica sopraffina, dopo pochi minuti fracassi il cazzo a chi ti ascolta sia su disco che dal vivo.
Contrariamente puoi essere un cane nel maneggiare uno strumento ma avere feeling da vendere e spaccare il mondo.
La terza via è quella percorsa dal dinamico duo Tiedbelly & Matranga che, oltre ad essere bravi, posseggono pure il giusto approccio alla materia: rispettoso delle tradizioni ma anche spontaneo ed immediato. Questo ep conferma le ottime impressioni destate da Satan Built a House con quattro canzoni davvero riuscite.
Si comincia con Old Joe Grey un brano intenso e struggente, lo segue Honey Honey nel quale si alzano i giri del motore ed appare in tutta la sua forza l’attitudine punk dei nostri. La traccia seguente Call Me Ray è quella che personalmente preferisco, una canzone orecchiabile – quasi pop – e poi c’è l’armonica e a me datemi un’armonica e mi illumino d’immenso, chiude il tutto The Chain una lunga e sofferta filastrocca cattiva di quelle che finiscono inevitabilmente male.
I grandi vecchi del blues, dalle loro tombe, vi guardano benevoli mentre i puristi della minchia arricceranno il naso.
A questa genia di tristi negletti dico una cosa soltanto: occhio perché se mai dovessero risorgere dall’eterno riposo i Sonny Boy e gli Screamin Jay il naso ve lo romperebbero con il giusto sdegno e la dovuta rabbia.
Track List
1) Old Joe Gray,
2) Honey Honey
3) Call Me Ray,
4) The Chain