La Liguria, si sa, è terra piena di problemi.
Siamo, e ne siamo ben consci, i paria dell’operoso nord, l’età media della popolazione è in costante rialzo e le prospettive per il futuro non sembrano essere precisamente rosee.
Ciò che però non è mai mancato alla nostra in fondo meravigliosa regione è una salda e ben radicata scena skinhead, rabbia e stile hanno sempre abbondato nelle strade e sui palchi. Ad aggiungersi alla prestigiosa lista dei portabandiera di un qualcosa che è molto di più di un genere musicale ci pensano i Tigre che, con i quattro pezzi di questo mini, segnano il loro primo rumoroso vagito.
A differenza di molti altri gruppi OI! i nostri presentano un cantato meno “stentoreo” ed enfatico per i canoni ai quali siamo abituati, la voce si presenta anzi più sboccata ed irriverente, insomma molto punk, e questo segna un indubbio punto a loro favore.
La scaletta è aperta dall’ incisivo punk rock di Siamo Tornati che, in fondo, ci ricorda chi siamo e da dove veniamo, seguono Di Cos’hai Paura? il cui inizio vocalmente salmodiante rappresenta, come sopra accennato, una gradevole novità, la clashiana OI! È la Potenza in cui viene ben rappresentato un fiero senso di appartenenza e chiude il tutto Tigre a mio avviso il pezzo forte del menù caratterizzato da ritmiche più sfaccettate e da un testo veramente pregnante. Non mancano ovviamente i cori anthemici ed anch’essi sono più che degni di nota.
Qualcuno diceva “In piedi sulle rovine”, è su quelle rovine, su quelle barricate qualcuno continua orgogliosamente ad esserci.