Virgins, a partire dalla copertina ci mette di fronte a ciò che siamo, bestie con la ragione. Hecker coglie in pieno il significato della musica come narcolessia, come stato di fantastica alterità come se fosse indotto da droghe.
Questa musica è fatta per sottrazione e contiene molta realtà, molti momenti che si sgretolano dalle mani. Principalmente è stato registrato dal vivo con svariati ensemble. Questo disco giunge dopo”Ravedeath, 1972” ed è stato registrato in tre periodi tra Reykjavik, Montreal e Seattle. Distorsioni, pozzanghere piene di acqua sporca, tramonti tossici, qui c’è tutta una sofferenza messa in musica con molto genio. Hecker è un compositore, un’anima tormentata che arriva là dove la vostra tranquillità e sicurezza non vi fa vedere ciò che già incombe su di voi. Se volete giocare a scacchi con i vostri demoni, fumare realtà con le vostre sconfitte, questo è il luogo.
Potenza e entropia senza risposta.
Tracklist:
1 Prism
2 Virginal
3 Radiance
4 Live Room
5 Live Room Out
6 Virginal II
7 Black Refraction
8 Incense at Abu Graib
9 Amps. Drugs, Harmonium
10 Stigmata I
11 Stigmata II
12 Stab variation